Dopo la mostra nella primavera scorsa alla chiesa di Santa Maria della Spina, torna a Pisa lo scultore Gianfranco Meggiato con una nuova personale diffusa in città, dal titolo “Il respiro della forma”. Dal 22 ottobre al 4 dicembre, quattordici opere di grandi dimensioni saranno esposte in centro storico, comprese piazza del Duomo e piazza dei Cavalieri, oltre a uno spazio interno sempre alla chiesa della Spina con undici opere di medie dimensioni.
Le opere Le opere saranno “L’uomo Quantico” (piazza dei Cavalieri); “Sfera Quantica” (chiesa di Santa Maria della Spina); “Lo Specchio dell’Assoluto” (piazza dei Miracoli); “Oltre” (chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno); “Triade” (via S. Maria – Piazza Cavallotti); “Cubo con Cubo” (piazza San Matteo); “Il Soffio della Vita” (chiostro dei Gesuiti, Scuola Superiore di Sant’Anna, Piazza Martiri della Libertà); “Anima Latina” (corso Italia, da piazza Vittorio Emanuele); “Doppio Totem” (Corso Italia, angolo via Toselli); “Taurus”, Lungarno Simonelli, museo delle navi); “Sfera Sirio” e “Il Mio Pensiero Libero” (piazza Terzanaia); “Sfera Antares” (chiesa di San Michele in Borgo); “Disco Tensione” (piazza XX Settembre).
La mostra, curata da Riccardo Ferrucci e Alessandro Romanini, promossa dal Comune di Pisa, con il patrocino della Regione Toscana, è organizzata dall’associazione culturale C.R.A. (Centro Raccolta Arte), in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo. A fine mostra verrà presentato un volume bilingue, italiano e inglese, edito per i tipi di Editoriale Giorgio Mondadori.
L’artista Gianfranco Meggiato nasce a Venezia nel 1963, frequenta l’Istituto Statale d’Arte dove studia scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica. Artista internazionale, dal 1998 partecipa a numerose fiere e mostre personali e collettive in Italia e all’estero, USA, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Singapore, Taipei, Hong Kong, Australia. Nel 2011 e 2013 viene invitato alla Biennale di Venezia nei padiglioni nazionali. Dal 2017 tratta temi a carattere scientifico e sociale con l’esposizione di grandi installazioni in luoghi pubblici: “Il Giardino delle Muse Silenti” (Catanzaro 2017); “La Spirale della Vita” (Palermo 2018); “Il Giardino di Zyz” (Matera Capitale Europea della Cultura 2019); “L’Uomo Quantico, non c’è futuro senza memoria” (Valle dei Templi di Agrigento 2021); “La Spirale della Vita” (Prato, Museo Pecci 2022). Ha ottenuto il premio Icomos-Unesco “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”. Vive e lavora a Gran Canaria.