In transito sulla superstrada FI-PI-LI, una insegnante residente in Valdera aveva superato una vettura che procedeva a velocità ridotta: durante il sorpasso la donna ha sentito un colpo provenire dalla parte posteriore della sua vettura e poco dopo il sorpassato le ha fatto cenno di fermarsi. Una volta raggiunta una piazzola di sosta e fermate entrambe le  auto, immediatamente la donna è stata aggredita verbalmente dall’uomo alla guida dell’altra auto, con l’accusa di aver urtato lo specchio della sua vettura, danneggiandolo.

L’insegnante a quel punto ha notato anche un segno sulla fiancata della propria autovettura, molto labile, tanto da essere rimosso con il semplice passaggio di un dito. Nonostante le pressanti richieste da parte dell’uomo di definizione bonaria del danno, senza l’intervento delle forze dell’ordine o delle assicurazioni per evitare ulteriori conseguenze, la donna ha intuito velocemente che si trattava della “truffa dello specchietto” e si è categoricamente rifiutata di cedere soldi all’uomo.

Non solo: l’insegante è riuscita a fotografare la targa della vettura del truffatore e a contattare telefonicamente la Procura della Repubblica, dove il personale della Polizia Municipale ha raccolto la querela e, tramite individuazione fotografica, ha identificato subito l’uomo, che è risultato un pregiudicato italiano, già arrestato in passato, per truffa ai danni di una anziana donna.

Il comandante della Polizia Municipale di Pisa Alberto Messerini ricorda che “in casi del genere è sempre necessario per prima cosa fotografare la targa del veicolo che sta simulando il danno allo specchietto e quindi chiamare una Forza di Polizia per l’intervento su strada o la segnalazione.”


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