Martedì 26 aprile alle 17 al Centro giovani il sindaco Francesco Ferrari ha convocato un’assemblea pubblica sull’ipotesi di un rigassificatore a Piombino: l’ultima tappa di un percorso intrapreso con la città su un tema di grande impatto sociale, economico e ambientale.
“Abbiamo deciso di intraprendere un percorso di dialogo con la città – spiega il sindaco Francesco Ferrari – sull’ipotesi di un rigassificatore perché siamo convinti che il confronto con chi vive, lavora e investe a Piombino sia fondamentale per affrontare in maniera organica le criticità del territorio e le conseguenze che un rigassificatore può comportare. La responsabilità dell’Amministrazione è quella di proteggere il rilancio economico e turistico che faticosamente stiamo costruendo, non è giusto pensare a Piombino solo quando vengono chiesti dei sacrifici. Siamo convinti che chi amministra debba farlo dalle piazze e non dai palazzi ed è quanto abbiamo fatto fin dall’inizio del nostro mandato. Abbiamo già incontrato vari soggetti interessati dal tema come i sindacati, i comitati, il Wwf, i sindaci di Follonica e dell’Isola d’Elba e a breve incontreremo anche i rappresentanti delle aziende ittiche del Golfo: l’obiettivo è quello di dare informazione di quanto sappiamo sul progetto e acquisire le opinioni e le esigenze della città. Ognuno ha il proprio angolo di visuale e siamo convinti che sia giusto per chi ha la responsabilità di fare scelte e prendere posizioni ascoltarli tutti in modo da poter davvero rappresentare la città: da qui nasce l’esigenza di questa assemblea pubblica che rappresenta il culmine di un percorso che ci porterà a formalizzare una posizione che sia veramente rappresentativa di Piombino e dobbiamo farlo adesso, prima che sia troppo tardi. Chi aspetta subisce le decisioni calate dall’alto, noi vogliamo tentare di far avere a Piombino finalmente voce in capitolo. Dopo anni di grande crisi abbiamo bisogno di risposte e di ascolto, di bonifiche e investimenti. Piombino, lo abbiamo detto, ha un cuore grande e siamo consapevoli della crisi energetica nazionale ma adesso è necessario pensare prima a proteggere il nostro futuro”.