“Noi siamo in fabbrica. Questa è casa nostra. Da qua non ci muoviamo. Se sfondano qua, sfondano dappertutto. Fatevi un favore. Unitevi alla lotta”. Così stamani il collettivo dei lavoratori della Gkn, azienda di Campi Bisenzio che ha annunciato il licenziamento di 422 dipendenti con una mail, alla vigilia del tavolo al ministero dello sviluppo economico convocato per oggi in Prefettura a Firenze.

“Quando imbocchi la strada per andare al Mise – scrive il collettivo – imbocchi la strada percorsa da migliaia di altre vertenze. Lungo quella strada si sono persi quasi tutti. Cotti a fuoco lento da una girandola di tavoli e promesse, piegati dai peggiori ricatti, dalla rassegnazione o dalla disperazione economica. Noi non abbiamo la presunzione di essere più bravi, più coraggiosi o semplicemente migliori di chi ci ha preceduto. Siamo fragili. Con le nostre paure e i nostri egoismi. Non c’è nulla da idealizzare in noi. Sappiamo di avere a che fare con dei professionisti della miseria e della divisione dei lavoratori. Noi – proseguono i lavoratori – siamo uguali a tutti coloro che ci hanno preceduto. Ci portiamo dietro tutte le ferite e le sconfitte delle precedenti vertenze. Siamo e siamo stati i minatori sardi, gli operai dell’Alfa Romeo di Arese, di Termini Imerese, siamo gli operai della Bekaert. Ma proprio perché li portiamo tutti con noi, perché li sentiamo sulla nostra pelle, noi possiamo provare a essere diversi. Saremo diversi se saremo tutti. Si perde sempre, tranne quella volta che si vince”.


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