“Il Ministro Speranza chiarisca se il protocollo sanitario adottato dalla Regione Toscana nei confronti dei circa 2500 cittadini provenienti dalla Cina che stanno rientrando in Italia in questi giorni sia conforme agli standard applicati nei casi di malattie altamente infettive e con un tasso di mortalità elevato come il Coronavirus”. Questa la richiesta contenuta in una interrogazione parlamentare presentata dall’ On. Gloria Vizzini e relativa al Piano avviato dal Governatore Enrico Rossi.

“Stupisce come l’unica azione concreta della Regione sia l’attivazione, a partire da mercoledì 19 febbraio, di un ambulatorio dedicato al virus Covid-19. La struttura, realizzata in collaborazione con il consolato cinese nella zona dell’Osmannoro, è un luogo pensato soprattutto per le persone di rientro dalla Cina e dalle aree a rischio, che abbiano dubbi sul proprio stato di salute, in modo da evitare promiscuità in studi medici, ambulatori e pronto soccorso. Purtroppo nel primo giorno di funzionamento dell’ambulatorio è giunta ai sanitari una sola telefonata da parte di un cittadino italiano rientrato dalla Cina. Appare chiaro come questa soluzione di controllo su base volontaria non sia valida, anche alla luce del primo caso di cittadino italiano contagiato in Lombardia.  Non è stato previsto dalla regione Toscana alcun ulteriore protocollo di quarantena per queste persone provenienti dalla Cina se non su base volontaria. Inoltre tutti i minori hanno la possibilità di rientrare a scuola sin da subito. Anche in questo caso la permanenza a casa, con monitoraggio della ASL, è su base volontaria. Spero che il Ministero sia solerte nell’interloquire con la Regione Toscana per implementare misure finalmente concrete per evitare ulteriori casi di coronavirus in Italia”.

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ultimo aggiornamento: 21-02-2020


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