La Maratona di Firenze è una tra le più famose al mondo. Iniziata nel 1984 si svolge l’ultima domenica di novembre, è ormai una delle più famose al mondo attira migliaia di partecipanti. 42 chilometri e 195 metri da percorrere, che il giornalista Francesco Giannoni racconta in un libro.

Il volume, intitolato La Maratona di Firenze, edito da Mauro Pagliai, sarà presentato lunedì 18 novembre alle 18.00 presso la società sportiva Assi Giglio Rosso (viale Michelangelo, 64). Interverranno Marcello Marchioni, presidente Assi, e Alessio Focardi, delegato regionale Fisdir – Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali. Saranno presenti l’autore e l’editore.


C’è chi corre per professione, chi per hobby, chi per sfida contro se stesso. Tanti corridori amatoriali si allenano tutto l’anno, alcuni abbastanza “folli” da partecipare a maratone in giro per il mondo solo per poter dire “ce l’ho fatta”. Leggendo le interviste all’interno del libro scopriamo storie come quella di Davide, ciclista prestato all’atletica leggera, Andrea, sacerdote podista, o Doris e Natalino, che si sono conosciuti a una mezza maratona e da allora fanno coppia fissa. Non mancano i “pesi massimi”: ad esempio Alberto, che la Maratona l’ha vinta due volte, o Tamàs, che si cimenta anche nella massacrante gara di triathlon chiamata “iron man”. E poi ci sono le personalità che a vario titolo seguono, promuovono e sostengono questa gara, a partire dal comitato organizzatore fino agli uomini delle istituzioni, ai tecnici e ai giornalisti. Nella storia di questa disciplina sportiva, non potevano mancare le “leggende nazionali” come Gelindo Bordin, Stefano Baldini, Valeria Straneo. O Dorando Petri, fornaio carpigiano che alle olimpiadi di Londra del 1908 commosse il mondo. “E che continua a commuovere”, spiega Giannoni, “specialmente quando vediamo le sue immagini in bianco e nero: pur sbiadite e sfocate, ti prendono l’anima, il cuore e ti formano un groppo in gola”.


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