Il Comune di Piombino ha scritto formalmente alla Regione Toscana ed alla direzione ASL Nord Ovest per chiedere di mantenere fede agli impegni presi convocando il prima possibile il tavolo – più volte sollecitato – con la Regione Toscana, la direzione aziendale e la Conferenza zonale dei sindaci, essenziale per definire le caratteristiche ed i servizi sanitari offerti dall’Ospedale unico delle Valli Etrusche.
“La Conferenza zonale dei sindaci del 17 luglio 2023 – dichiarano il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore alla Sanità Carla Bezzini -, in una unanimità faticosamente raggiunta dopo anni di contrasti interni e divisioni, aveva elaborato una proposta di regolamento dell’Ospedale Unico con richiesta di investimenti e tempi certi, da calendarizzare e monitorare. L’assemblea della Società della Salute Valli Etrusche, che risale al 27 novembre scorso, nella quale la direzione aziendale di fatto non ha accolto le richieste prioritarie avanzate dai sindaci, si era conclusa con una approvazione della proposta del piano degli interventi formulata dall’azienda, subordinata però all’attivazione di un tavolo di lavoro con Regione Toscana e Direzione ASL per la definizione dei punti ritenuti qualificanti e irrinunciabili.
Questa convocazione, nonostante le numerose sollecitazioni, non è ancora pervenuta.
È un grande rammarico constatare che, a fronte dell’impegno a organizzare questo incontro entro venti giorni, sia trascorso ben più di un mese senza che nulla sia avvenuto. Troviamo irrispettoso e non più accettabile il silenzio da parte della Regione e della Direzione aziendale. Torniamo a chiedere con forza la calendarizzazione urgente del tavolo sugli interventi.
Il servizio sanitario del territorio delle Valli Etrusche ha subito negli anni un pesante e non più sostenibile depauperamento: in particolare, il Presidio Ospedaliero di Piombino presenta carenze e criticità, liste d’attesa bibliche e agende chiuse che rendono inaccessibili le prestazioni, anche se richieste con priorità. Gli interventi proposti dall’azienda nel piano sono marginali, per quanto migliorativi, rispetto alle richieste avanzate dai 16 sindaci e alla realizzazione di un ospedale unico davvero in grado di garantire servizi ai cittadini di un territorio così vasto e complesso. Riteniamo che un confronto diretto, con tutti i sindaci, sia indispensabile e non procrastinabile.”