Sospendere da parte della Cooperativa Arborea 3A la procedura di licenziamento e mantenere il sito produttivo di San Ginese e quindi un marchio storico del territorio. Questa la richiesta unanime del consiglio comunale di Capannori, che ieri (lunedì) riunitosi in seduta straordinaria dedicata alla vicenda ‘Latte San Ginese’, ha approvato una mozione presentata da tutti i gruppi consiliari e illustrata dal capogruppo del Pd, Guido Angelini.
La seduta consiliare è iniziata con gli interventi del sindaco Luca Menesini e del consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani, Valerio Fabiani ed è proseguita con gli interventi della rappresentante dei lavoratori della ‘Latte San Ginese’ Marina Biasuzzi, dei rappresentanti dei sindacati, Massimiliano Gori, segretario generale Fai-Cisl Toscana e Mirko Lami, segretario Cgil Toscana e dei rappresentanti delle associazioni di categoria, Andrea Elmi presidente della Federazione Provinciale Coldiretti Lucca e Alberto Focacci direttore della Cia Agricoltori Italiani Toscana Nord.
“L’apertura dell’azienda alla cassa integrazione è un primo passo da guardare con favore, ma il percorso da fare è ancora lungo – ha detto il sindaco Luca Menesini-. Il nostro obiettivo è la salvaguardia dei posti di lavoro e il mantenimento del sito produttivo di San Ginese e del marchio storico di questa azienda sul territorio, lavorando anche per il rilancio, non solo a livello locale ma anche regionale, della filiera del latte e di tutto il settore. Ritengo che da una crisi possa nascere un’opportunità. Siamo disponibili a fare la nostra parte fino in fondo auspicando che il confronto in atto al tavolo regionale di crisi prosegua in modo costruttivo e porti ad esiti positivi e rinnoviamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. Ringrazio la Regione Toscana, il consigliere Valerio Fabiani e la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi per l’impegno con cui stanno lavorando alla soluzione di questa crisi aziendale e per il rilancio del settore più in generale, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. Ringrazio inoltre tutto il consiglio comunale per l’impegno e la compattezza dimostrata nell’affrontare questa delicata vicenda”.
“La situazione è delicata ma finalmente, a differenza della fase iniziale, ci sono ora le basi per un confronto vero e per un percorso da fare insieme – ha dichiarato il consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani, Valerio Fabiani -. L’apertura dell’azienda a valutare la cassa integrazione per i lavoratori superando i licenziamenti è appunto un primo importante segnale che va in questa direzione. Naturalmente questo non è sufficiente. Noi lavoriamo per la reindustrializzazione del sito e per la continuità produttiva. Per questo vogliamo giungere ad un accordo che oltre agli ammortizzatori sociali preveda azioni, strumenti e risorse per dare al sito una nuova vita industriale e ai dipendenti un posto di lavoro stabile”.
Dopo un ampio dibattito l’assemblea consiliare durante la quale Salvadore Bartolomei capogruppo della Lega a nome dei gruppi di opposizione ha evidenziato l’importanza del confronto in consiglio comunale sulla vicenda Latte San Ginese, ha approvato all’unanimità una mozione con cui il consiglio comunale, prendendo atto dell’impegno assunto rapidamente dal Sindaco Luca Menesini, dai consiglieri regionali rappresentativi del nostro territorio per la convocazione del tavolo istituzionale Regionale sulle crisi aziendali; valutando positivamente il lavoro fin qui svolto dalla Regione Toscana verso l’azienda Arborea e considerando che l’azienda Arborea si è dichiarata disponibile a sospendere la procedura dei licenziamenti e ad aprire un periodo di gestione della cassa integrazione, consentendo comunque di continuare l’attività produttiva, impegna il sindaco e la giunta a chiedere ad Arborea la sospensione della procedura di licenziamento collettivo, di mantenere attivo il sito produttivo di S. Ginese e di mettere in atto un Piano Industriale che preveda il rilancio del sito produttivo di Capannori con specifici investimenti capaci di valorizzare il marchio del Latte S. Ginese nell’ambito più complessivo delle strategie di crescita del gruppo industriale Arborea 3A. Tutto questo “considerando che Arborea – si legge nella mozione – promuovendosi col Latte di qualità 100% italiano ha avuto un trend di crescita sui mercati, anche verso l’Export, mantenendo una consistente posizione di forza sui mercati interni, dimostrato dall’andamento crescente dei fatturati (dai 161 milioni di euro del 2017 ai 184 nel 2018 di cui 4,3 milioni Export con una produzione di 213milioni di litri di latte, fino ai 193 milioni di euro di fatturato nel 2020 con oltre 400 dipendenti e quattro marchi, Arborea, Fattorie Girau, Trentinalatte, S. Ginese) ponendosi come obbiettivo quello di raggiungere 200 milioni di fatturato nel 2022. Dati che dimostrano che siamo di fronte ad un gruppo fra i più importanti nel comparto lattiero- caseario Italiano con buone prospettive di crescita e che per questo motivo non è accettabile che il Gruppo Arborea proceda ad un taglio netto dello stabilimento di S. Ginese considerandolo semplicemente ‘antieconomico’ e senza indicare alcuna alternativa”.
Il consiglio comunale chiede inoltre a sindaco e giunta di verificare nell’ambito del tavolo istituzionale se ci siano possibili alternative ed interessi al sito produttivo ed al marchio S. Ginese nell’ambito delle aziende del settore lattiero-caseario o nella filiera produttiva italiana del comparto agricolo-alimentare – ricercando anche specifiche opportunità di finanziamento pubblico (Bandi Regionali/ Europei) e di presidiare il tavolo istituzionale Regionale per continuare a seguire da vicino l’evolversi della crisi del sito produttivo Latte S. Ginese e per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i 26 lavoratori dell’azienda Arborea.