PIOMBINO. Il Comune di Piombino ha stanziato circa 15mila euro da dedicare ad attività di recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico della città: la cifra servirà a completare il progetto di digitalizzazione delle 30mila foto del Fondo fotografico delle acciaierie, a scansionare e digitalizzare i circa 250 libri antichi parte del Fondo antico Cardarelli, ad avviare un’attività di ricerca storica e archivistica sulla presenza della comunità ebraica in città e a restaurare il filmato “Piombino inaugura l’acqua potabile alla presenza di Sua Maestà il Re”, una pellicola risalente al 1925 in cui si documenta la visita di Re Vittorio Emanuele III in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’acquedotto comunale. 

“La nostra città dispone di un importante patrimonio documentale e archivistico che racconta la ricca e sfaccettata storia di Piombino – dichiara il vicesindaco Giuliano Parodi, assessore alla Cultura – ed è nostro preciso dovere quello di mantenerlo e valorizzarlo in ogni modo possibile. È per questo che abbiamo avviato questi quattro progetti: l’obiettivo è quello di preservare i documenti, alcuni dei quali preziosissimi, e, allo stesso tempo, renderli fruibili a cittadini e visitatori. In particolare il filmato “Piombino inaugura l’acqua potabile alla presenza di Sua Maestà il Re” è una testimonianza di un evento molto importante per la città: la presenza del re a Piombino era stata documentata da molti servizi giornalistici dell’epoca e da uno più ampio curato da Luigi Giovannardi che, purtroppo, è andato per la maggior parte perduto. Il documento, pertanto, assume ancora più importanza in quanto una delle ultime testimonianze rimaste. La nostra storia locale è spesso legata a doppio filo con quella dell’intero Paese ed è nostra precisa volontà conservarla e tramandarla: è su questo che si basa la nostra identità di comunità”. 

Il filmato documenta la visita del sovrano risalente al 25 ottobre 1925: si tratta di una copia unica restaurata negli anni ‘90 da un tecnico specializzato e mai più ritirata. In accordo con la Sovrintendenza archivistica, il Comune, visto il supporto altamente deperibile e a rischio esplosione, ha deciso di affidarlo alla Fondazione Ansaldo, un soggetto conservatore qualificato che si occuperà della tutela del bene con tutti gli accorgimenti e gli strumenti necessari data la particolare fattura. Prima però, l’azienda specializzata che tuttora detiene la pellicola, si occuperà di realizzare tre copie, una negativa, una positiva e una digitale in alta definizione, che saranno conservate all’Archivio storico Ivan Tognarini così che possano restare fruibili per cittadini e studiosi.

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ultimo aggiornamento: 17-12-2020


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