Sono legate, tra le tante cose, da radici comuni, da una storia millenaria e dalla continuità tra i loro territori: da oggi, a rafforzare questo legame, c’è anche un accordo di partenariato, sottoscritto dai sindaci delle due città per valorizzare il museo e l’area archeologica di Luni e l’area archeologica di Fossacava. Il sindaco di Luni Alessandro Silvestri e il suo omologo carrarese Francesco De Pasquale hanno firmato un protocollo di intesa che impegna nero su bianco i loro due Comuni a una serie di azioni concrete finalizzate a “incrementare l’offerta culturale e turistica” delle due città attraverso la valorizzazione dei rispettivi “gioielli” archeologici, vale a dire il museo e l’area di Luni e la cava romana di Fossacava di Carrara.

“Il turismo e la cultura possono rappresentare un volano di crescita sociale e di sviluppo anche economico dalle grandi potenzialità per tutto il territorio, ed una politica coordinata sugli obiettivi culturali e turistici è in grado di dare impulso alle economie locali. La creazione e lo sviluppo di sinergie territoriali con gli organi statali e la collaborazione con gli altri enti sono funzionali alle attività di programmazione e dunque al miglioramento dell’offerta. Collegare in termini turistici l’area archeologica di Luni e la nostra Fossacava significa permettere ai visitatori di riscoprire oggi  quelle strette relazioni culturali e commerciali che nel corso dei millenni hanno sempre unito le nostre due città” ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.
“Abbiamo lavorato a lungo per siglare questo protocollo che realizza una serie di azioni in grado di incidere concretamente e positivamente sui flussi turistici. La sinergia che andiamo a creare tra l’area archeologica di Luni e Fossacava, coinvolgerà anche il Museo del Marmo di viale XX Settembre per sua natura già integrato e in futuro sempre più collegato con la cava romana” ha aggiunto l’assessore a Turismo e Cultura Federica Forti.

“Un piccolo passo dal punto di vista amministrativo ma un grande balzo in avanti nel tentativo di collegare fra loro realtà storicamente connesse e contigue ma troppo spesso rese lontane dagli steccati burocratici ed amministrativi. Non è così scontato realizzare accordi fra comuni che pur confinanti appartengono a due Province e a due Regioni differenti. Un sentito ringraziamento quindi anche al personale dei due enti che ha contribuito e a rendere possibile questo accordo” ha dichiarato sindaco di Luni Alessandro Silvestri.

“Tra i tanti elementi di connessione che legano i nostri due comuni oggi come in passato c’è quello della lavorazione del marmo. Avendo tra le mie deleghe quella alle attività produttive sono convinta che questo protocollo possa rafforzare anche la sinergia tra le realtà industriali e artigianali, con auspicabili ricadute economiche positive sulle due città” ha aggiunto Barbara Moretti, vicesindaco del Comune di Luni.

In concreto, l’accordo di partenariato impegna i due comuni ad armonizzare le politiche di promozione dei siti attraverso la definizione di azioni  coordinate; a valorizzare in chiave turistica i siti, mediante l’identificazione di uno o più itinerari che li  coinvolgano entrambi, quali destinazioni della stessa esperienza di viaggio; a realizzare attività di informazione, comunicazione e promozione comuni, finalizzate ad  aumentarne la visibilità e la fruibilità; ad attuare interventi incentivanti l’interscambio dei flussi tra i due siti, ad esempio attraverso la proposta di biglietti cumulativi, offerte e sconti sui pass per i bus, l’organizzazione  congiunta di attività collaterali e  mostre; a realizzare un’adeguata segnaletica e cartellonistica; a coinvolgere le soprintendenze competenti, nonché le Istituzioni scolastiche nello studio e  trasmissione del valore storico-archeologico dei siti; a realizzare un calendario concertato e condiviso di eventi anche tramite la messa a sistema di singole iniziative proposte da associazioni storico-culturali, istituzioni scolastiche e altri soggetti.

Gli impegni sanciti attraverso il protocollo saranno attuati e monitorati da un tavolo tecnico congiunto, composto da un referente per ciascun comune e che potrà essere allargato anche ad altre autorità e istituzioni competenti. L’accordo ha una durata di 3 anni e potrà essere prorogato previa valutazione dei risultati conseguiti a mezzo di relazione scritta. 


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