Dal 22 maggio fino al 21 novembre i Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera saranno la cornice della 17esima Biennale di Architettura di Venezia. Tra gli invitati al Padiglione Italia “Comunità Resilienti”, che ha per tema le sfide che attendono l’architettura in relazione al cambiamento climatico, ci sarà Marco Del Francia, architetto e storico dell’architettura, che curerà uno spazio dedicato all’architetto Vittorio Giorgini e alle sue opere più significative situate a Baratti: Casa Esagono e Casa Saldarini.

«Sono stato contattato due anni fa da Melis – racconta Del Francia – poco dopo la sua nomina, per curare un allestimento dedicato a Giorgini, meritevole per i temi trattati di essere portato in mainstream. Ho subito coinvolto l’associazione che presiedo B.A.Co. (Baratti Architettura e Arte Contemporanea) – Archivio Vittorio Giorgini” con la quale, ormai dal 2012, opero per valorizzare le creazioni dell’architetto Giorgini».

Il team di lavoro per l’allestimento è composto da Fabio Caciagli, co-curatore, Nicola Bellofatto, Barbara Catalani, Silvia Moretti e Sandro Petri.
«Ma non solo,  – prosegue Del Francia – ho voluto dare un senso all’attualità delle ricerche di Giorgini coinvolgendo l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (ISTI) del CNR di Pisa, che con Paolo Cignoni e il suo team porteranno nel nostro spazio a disposizione una struttura di ispirazione giorginiana, progettata computazionalmente».
Sarà presente anche una videoinstallazione dell’artista Luca Caciagli, un film in pellicola 16 mm derivato da una sperimentazione fotografica con processi di stampa ecologici, ispirata alla natura, un lavoro che vuole rendere omaggio a Giorgini stesso. Sarà un’opera immersiva, in una sezione che coinvolge anche Giovanni Michelucci con la sua “città variabile” e la città di Prato. Ci saranno proiezioni e l’intero spazio sarà estremamente coinvolgente.

«Il tema della sostenibilità ambientale – conclude Del Francia – era molto sentito da Giorgini e l’essere presente in questa edizione della Biennale che affronta necessità non più rimandabili in tal senso, è l’occasione giusta per far emergere anche il genio anticipatore e sensibile rispetto a questi temi dell’architetto fiorentino».

In programma anche due eventi connessi in Biennale: il primo luglio con la presentazione di un libro sugli aspetti più visionari delle ricerche di Giorgini e il 14 luglio con un focus su Casa Esagono, presenti il MiBACT e l’amministrazione comunale di Piombino.
«Il Comune di Piombino – spiegano il Sindaco Francesco Ferrari e il vicesindaco Giuliano Parodi, assessore alla Cultura – partecipa con entusiasmo alla Biennale sostenendo B.A.Co. Archivio Vittorio Giorgini, associazione con la quale condividiamo l’impegno nel valorizzare le opere di Giorgini presenti sul nostro territorio. Proprio lo scorso anno inaugurammo la strada che porta a Casa Esagono, intitolandola al grande architetto nel decennale della sua scomparsa. Casa Esagono è un’opera d’arte che è parte a pieno titolo del nostro patrimonio culturale. Grazie alle attività di valorizzazione di B.A.Co. è stato inserita fra i siti di maggiore rilevanza regionale sia a livello artistico e culturale sia di fruibilità turistica. Il focus su di essa che faremo alla Biennale avrà sicuramente un ritorno per il nostro turismo culturale, ampliandone l’offerta».


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