“E’ stata una riunione positiva. Il ministro Giorgetti ha riconfermato l’impegno attivo del governo per la riqualificazione e lo sviluppo del polo industriale di Piombino”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al termine dall’incontro online con il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al quale Giani ha partecipato insieme Gianni Anselmi, consigliere delegato dal presidente sulla questione.
“La disponibilità espressa dal ministro – ha aggiunto – prevede anche un coinvolgimento diretto dello Stato nel capitale della società che gestisce le acciaierie, utilizzando soluzioni consentite dal nostro ordinamento per gli impianti ritenuti strategici.”
Al centro del colloquio tutte le tematiche riguardanti le prospettive del sito di Piombino, considerato “fondamentale” dalla Regione. Giani ha messo al centro la questione principale per il futuro del polo e dell’intero territorio: la necessità di una rivisitazione della presenza industriale per favorire il rilancio e la modernizzazione ecologica della siderurgia, la diversificazione produttiva e la transizione ambientale dell’area. Un tema, questo che era stato trattato anche nell’incontro di ieri col ministro per la transizione ecologica Cingolani: “E’ necessario – ha detto Giani – che i due ministeri cooperino per affrontare questa partita che è industriale e ambientale. Giorgetti mi ha garantito che, su questo, si confronterà rapidamente con Cingolani e anche con il ministro Franco per gli aspetti connessi con le opportunità legate al Recovery Plan.”
In questo percorso di incontri, in cui fondamentale sarà anche il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, il prossimo passaggio dovrà coinvolgere necessariamente il partner privato, Jindal. “Accanto agli impegni dei soggetti pubblici, Regione e, a questo punto, Governo, è infatti necessario conoscere le intenzioni di Jindal. Ideale sarebbe infatti inserire gli impegni di tutti in una Intesa complessiva sul polo di Piombino”.
“Questi primi passaggi di confronto con il Governo recentemente insediatosi – aggiunge Gianni Anselmi – sono stati molto utili e conforta l’attenzione che insieme al presidente abbiamo registrato su una vicenda che abbisogna dopo anni di difficoltà di un punto di svolta vero. Un rinnovato e ancor più incisivo impegno della parte pubblica dovrà tuttavia essere condizionata a un piano industriale serio e a un corrispondente impegno del privato sugli investimenti, perché anche nei settori strategici di base non sarebbe etico favorire forme di imprenditoria assistita e passiva. Per meritare sostegni pubblici servono una visione e un protagonismo condivisi.”