PRATO. Con la sentenza depositata nel tardo pomeriggio di ieri,  il Tar  della Toscana  ha respinto il ricorso proposto dalla Banca Popolare di Vincenza, oggi in liquidazione coatta amministrazione, che si era opposta alla decisione del Ministero dei bene e delle Attività Culturali e della Sovraintendenza di dichiarare il Palazzo dei Conti Alberti di interesse particolarmente importante e la relativa collezione della Galleria di Palazzo degli Alberti, come bene pertinenziale dell’edificio.

Così decidendo, il tribunale ha decretato il legame indissolubile tra i beni della Collezione ed il Palazzo dei Conti Alberti e, quindi, di fatto, con quello della città di Prato.

Proprio in ragione di questo collegamento con la città, il  ricorso di PBV  era stato notificato anche al Comune di Prato che, quindi, si è difeso in  giudizio,  sostenendo le ragioni del MIBACT e della Sovrintendenza,  rivendicando il  valore identitario della collezione ed il suo riferimento alla storia ed alla cultura delle istituzioni locali.

Nel giudizio sono intervenuti in ausilio alle difese del Ministero e dell’Ente comunale l’Associazione Amici dei Musei e della Fondazione Cassa di Risparmio.

“Eravamo convinti, come Amministrazione, che questo fosse l’esito più naturale perchè quei quadri, quella collezione, appartengono alla comunità di Prato e adesso lo ha stabilito anche il tribunale”. Queste le parole del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore alla cultura Simone Mangani.

“Il prossimo passaggio – proseguono – è rendere fruibili questi straordinari capolavori ai nostri cittadini e ai tanti che vorranno venire a vederli”.

TAG:
sentenza tar toscana

ultimo aggiornamento: 04-11-2020


Un positivo al covid, chiude anagrafe e stato civile a Prato

Pacchetto scuola, pubblicato l’elenco dei beneficiari a Prato