“Il Governo ha approvato la misura del cosiddetto “voucher connettività”, seppur tra le polemiche: la Regione Toscana, come le altre, è stata quindi chiamata a individuare i Comuni a cui destinare le risorse per l’acquisto di dispositivi digitali e connessione internet. Grazie a questo incentivo, le famiglie a basso reddito potranno avere un’agevolazione fino a 500 euro per l’acquisto di strumenti necessari per lo smart working e la didattica a distanza, misure indispensabili al contenimento della pandemia.
La Regione Toscana ha concentrato le limitate risorse destinate alla provincia di Livorno unicamente sui Comuni dell’Isola d’Elba. Alla luce delle innegabili criticità dei cittadini dell’Isola d’Elba, vista anche la conformazione del territorio, è comprensibile che abbiano necessità di risorse ma non per questo Piombino e la Val di Cornia devono essere dimenticate. In vista della possibilità di ricevere questo sostegno economico dal Governo, avevamo già avviato un’indagine attraverso le scuole per conoscere quale siano le necessità di famiglie e studenti riguardo dispositivi e connessioni e costruire, insieme agli altri enti interessati, un piano d’azione per supportarli e dotarli dei necessari strumenti per la Dad. Per questo, una più equa ripartizione delle risorse sarebbe stata certamente auspicabile: abbiamo chiesto al neo assessore regionale all’Istruzione Alessandra Nardini il perché di questa decisione. Se Piombino e la Val di Cornia presentano delle criticità valide come motivo per non includere questi territori siamo pronti a lavorare insieme per risolvere e dare la possibilità di accedere all’incentivo anche ai nostri concittadini”.

Lo scrive Simona Cresci, assessore all’Istruzione del Comune di Piombino.


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