– Da un’indagine del Sole24ore emerge che Firenze è al secondo posto dopo Milano per numero di reati denunciati dai cittadini e relativo indice di criminalità. Al primo posto per riciclaggio di denaro. Posizioni difficili da accettare per chi ama davvero la città. È su questo che si interroga Fare Firenze, il gruppo di cittadini “armati” di buona volontà che si è costituito a Firenze.

Riciclaggio di denaro, spaccio, criminalità questa l’immagine che Firenze dà di se stessa al mondo dalle pagine dei giornali più autorevoli. Eppure la politica cittadina in ogni occasione racconta un’altra storia, una storia distaccata dalla realtà.

Firenze è davvero ai primi posti per la produzione di straordinari eventi? Offre davvero una qualità di vita di alto livello dove storia ed esigenze dell’oggi si incontrano?  Le sue botteghe artigiane scrigno di un sapere secolare, sono tutelate? Il lavoro, elemento fondante della nostra Costituzione,  risulta l’elemento primo della coesione sociale?

Firenze avrebbe potuto avere tutte le carte in regola per rispondere positivamente a queste domande. Ma qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare. “Dobbiamo interrogarci – dicono da Fare Firenze – tutti se davvero è quella che vediamo e che viviamo ogni giorno la città in cui ci meritiamo di vivere”.

La politica ha il compito di occuparsi della Firenze dei cittadini, della Firenze con una sua identità culturale ed economica da tutelare, andando anche contro interessi economici particolari. Dobbiamo domandarci cosa non ha funzionato e trovare soluzioni reali e non emergenziali. Soluzioni veloci perché non c’è più tempo.

Bisogna amare profondamente questa città, conoscerne la storia per far convivere l’innovazione con la tradizione andando incontro a tutte le categorie di cittadini.  Come Fare Firenze siamo certi che le soluzioni ci siano, basta uscire da certe logiche di potere e mettere impegno ma meno protagonismo, in azioni concrete a cui i cittadini possano partecipare fattivamente. Troppo spesso la politica classica ci ha abituato alle “decisioni già prese”, agli studi fatti da chi non ha mai vissuto concretamente la città, non ne ha respirato l’aria e i sentori. “

Firenze merita molto e merita di ritrovare il suo ruolo nel mondo, ma non come “museo a cielo aperto” ma come città di ingegno e movimento, di qualità di vita e sicurezza urbana, di alta professionalità e imprenditorialità’, crogiuolo alchemico di quel rinnovamento che si rende ormai necessario.

Per questo Fare Firenze invita tutti i cittadini a dare il loro contributo di idee per cambiare questa città ma partendo dal Fare e non dalla litigiosità e la rabbia portata da questo periodo. info@farefirenze.it

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