Sono iniziati in settimana i lavori per la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti del fabbricato comunale che ospiterà la “casa rifugio” per donne vittime di violenza di genere. Una struttura di prima accoglienza, resasi necessaria in particolare per le disposizioni di distanziamento sociale dovute all’emergenza coronavirus, con la funzione di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.

 Il Comune di Pisa ha infatti approvato il progetto esecutivo: si tratta di un intervento da quasi 34 mila euro necessario per il risanamento conservativo, la messa in sicurezza ed adeguamento degli ambienti interni e della resede esterna. In particolare l’area esterna sarà delimitata da muretto e recinsioni e saranno demoliti alcuni locali in stato di abbandono. All’interno saranno abbattute alcune pareti divisorie, saranno ripavimentate le sale, saranno sostituiti i servizi igienici e intonacate le pareti, sia internamente che esternamente. Saranno inoltre messa a norma i locali adibiti a cucina, messi a norma gli impianti e rifatta l’impermeabilizzazione del soffitto. Gli interventi saranno conclusi entro la metà di ottobre.

Prosegue quindi l’iter che vede il Comune di Pisa protagonista nel rispondere all’appello lanciato dalle Prefetture a tutti i sindaci d’Italia per individuare soluzioni alloggiative per le donne vittime di violenze in fase di emergenza epidemiologica. Le misure di distanziamento sociale infatti hanno creato problemi nei percorsi di inserimento delle donne vittime di violenza all’interno della Case Rifugio, obbligandole ad un periodo di quarantena. Per questo motivo, su impulso del Ministero per le Pari Opportunità, il Comune di Pisa ha prima individuato un alloggio idoneo alla sistemazione ed ora avvierà i lavori necessari per la sua messa in sicurezza. Il passo successivo sarà la stipula della convenzione tra Amministrazione Comunale, Società della Salute e Prefettura.Area degli allegati


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