“La bozza di disciplinare per l’utilizzo del Marchio collettivo del Paesaggio rurale storico italiano, proposta ieri in occasione della riunione dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali, potrà contribuire a una proposta a livello internazionale per la tutela dei prodotti tradizionali e lo sviluppo di modelli di agricoltura sostenibili”. E’ il commento del Prof. Mauro Agnoletti, Coordinatore della segreteria scientifica Osservatorio nazionale paesaggio e Presidente del comitato scientifico GIAHS, a seguito dell’incontro avvenuto ieri al Ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali, durante il quale è stato ufficializzato l’ingresso di nove nuovi paesaggi rurali nel Registro Nazionale e approvate 14 nuove proposte di candidatura. I paesaggi iscritti al Registro passano così da 16 a 25. 

Tra i nuovi paesaggi iscritti due sono toscani: il “Paesaggio policolturale di Fibbianello” del Comune di Semproniano, in provincia di Grosseto, e il Paesaggio storico della “Bonifica Leopoldina in Valdichiana”.

“Se consideriamo le schede istruttorie prese in esame ieri per l’inserimento di altri 20 siti, i paesaggi rurali iscritti potrebbero arrivare a 40 in tutto il Paese, un numero di poco inferiore rispetto ai siti riconosciuti dall’UNESCO e dalla FAO nei rispettivi programmi di tutela, un risultato notevole, considerando il fatto che l’Osservatorio Nazionale dei Paesaggi rurali ha dato origine all’elenco 20 anni dopo l’UNESCO e dieci anni dopo il programma FAO GIAHS”, sottolinea Agnoletti.

“L’inserimento nel Registro Nazionale significa per i siti in questione la possibilità di candidarsi al programma GIAHS della FAO che tutela i paesaggi agricoli di interesse mondiale”, in considerazione del memorandum di intesa fra Ministero Agricoltura e FAO.  L’Italia sostiene il programma GIAHS tramite l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

“Si tratta di un passaggio fondamentale, che va nella direzione di un marchio che valorizzi i prodotti la cui produzione rispetta le caratteristiche paesaggistiche e ambientali dei luoghi. La veloce crescita nel numero dei siti iscritti nel registro testimonia la richiesta di molti territori di perseguire un diverso modello di sviluppo che valorizzi i prodotti alimentari legandoli al patrimonio di risorse paesaggistiche, ambientali, ma anche culturali che caratterizza l’Italia”.

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paesaggio

ultimo aggiornamento: 11-09-2020


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