Vandali incendiano a Grosseto una stele che ricorda i partigiani uccisi. L’episodio è accaduto nella notte. “Un gesto – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi – che offende: un oltraggio alla memoria di chi si è battuto per garantire a tutti noi la libertà di cui godiamo. La condanna non può che essere ferma e mi auguro che le forze dell’ordine possa velocemente individuare gli autori di un atto assolutamente esecrabile”. 

Il fuoco è stato appiccato da ignoti alla corona di allora posta sotto la lapide che a Porta Vecchia ricorda il martirio di sei partigiani durante la Resistenza, nel centro storico della città, lungo le mura medicee. Il monumento ricorda lo scontro a fuoco che una colonna tedesca in ritirata, il 15 giugno 1944, ingaggiò con i partigiani che già controllavano la città, il primo capoluogo di provincia liberato dopo Roma. Sei partigiani morirono. 

“Per tanti motivi la memoria delle stragi e delle tragedie portate dal nazifascismo in Italia tende ad affievolirsi e a deformarsi – dice Rossi –  Bisogna allora fare ogni sforzo perché quello che è successo dal 1943 al 1945 non sia dimenticato”.

La Toscana conta 822 episodi censiti di stragi naziste e fasciste. “Serve – conbclude – una memoria viva e partecipata di quei fatti e di quei luoghi dove sono nate la nostra Costituzione  e la nostra Repubblica”. La Regione Toscana sul fronte della memoria è da tempo impegnata, rivolta ai più giovani e non solo.


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