Un appuntamento all’Hotel Galilei introdotto dal presidente dell’Ordine Leonardo Mattolini, che ha commentato i numeri illustrati poi ai presenti dal tesoriere Marco Nocera. Nel bilancio consuntivo 2022 le entrate ordinarie e straordinarie sono state di 315.344 euro, di cui 276.075 euro derivanti dai contributi di iscrizione (125 euro annui, 75 euro per i nuovi iscritti). Stessa cifra per il totale delle uscite ordinarie e straordinarie.

“Un bilancio sano, al quale i 2300 iscritti contribuiscono con le quote di iscrizione in modo regolare e fattivo, rappresentando la quasi totalità degli introiti. Quota che, grazie alla gestione oculata, è una delle più basse d’Italia, tra le prime cinque”, ha dichiarato il presidente Mattolini.

Da qua un appello dunque a iscriversi all’Ordine anche a quegli ingegneri che non sono obbligati a farlo per l’esercizio della libera professione: “Essere ingegneri oggi significa essere parte attiva della società, di una comunità che ha sempre più bisogno delle specificità e delle professionalità degli ingegneri. Una figura che da anni ormai va oltre l’impegno nel settore edile, andando ad operare in ambiti ad altissima specializzazione come il biomedico, l’aeronautica, la meccanica e l’informatica. L’iscrizione all’Ordine rappresenta dunque un passo importate per la professionalità di tutta la categoria.”

L’assemblea per l’approvazione del bilancio rappresenta anche un momento di confronto per la categoria, a pochi giorni ormai dal voto delle amministrative a Pisa.

Conclude il presidente: “C’è sempre più bisogno di politici che siano capaci di affrontare e risolvere i problemi anche dal punto di vista tecnico. Persone in grado di portare i legislatori formulare leggi, decreti, piani regolatori che siano frutto dell’esperienza tecnica. Questa capacità di ascolto e coinvolgimento della parte tecnica è oggi più che mai fondamentale, soprattutto per la stesura di tutti quei regolamenti che poi trovano applicazione nella quotidianità. Se redatti in un’ottica di semplificazione con la consulenza di chi poi ogni giorno vive professionalmente quelle realtà, vanno a vantaggio di tutti i cittadini.”

Questo il comunicato stampa e la foto libera da diritti scattata il giorno dell’Assemblea.

Ai colleghi delle tv specifico che possono richiedere a me il video dell’intervista al Presidente e relative immagini di copertura.

Grazie.

Chiara Cini (3388816140)

COMUNICATO STAMPA 

L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pisa ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2022. 

Un appuntamento all’Hotel Galilei introdotto dal presidente dell’Ordine Leonardo Mattolini, che ha commentato i numeri illustrati poi ai presenti dal tesoriere Marco Nocera. Nel bilancio consuntivo 2022 le entrate ordinarie e straordinarie sono state di 315.344 euro, di cui 276.075 euro derivanti dai contributi di iscrizione (125 euro annui, 75 euro per i nuovi iscritti). Stessa cifra per il totale delle uscite ordinarie e straordinarie.

“Un bilancio sano, al quale i 2300 iscritti contribuiscono con le quote di iscrizione in modo regolare e fattivo, rappresentando la quasi totalità degli introiti. Quota che, grazie alla gestione oculata, è una delle più basse d’Italia, tra le prime cinque”, ha dichiarato il presidente Mattolini.

Da qua un appello dunque a iscriversi all’Ordine anche a quegli ingegneri che non sono obbligati a farlo per l’esercizio della libera professione: “Essere ingegneri oggi significa essere parte attiva della società, di una comunità che ha sempre più bisogno delle specificità e delle professionalità degli ingegneri. Una figura che da anni ormai va oltre l’impegno nel settore edile, andando ad operare in ambiti ad altissima specializzazione come il biomedico, l’aeronautica, la meccanica e l’informatica. L’iscrizione all’Ordine rappresenta dunque un passo importate per la professionalità di tutta la categoria.”

L’assemblea per l’approvazione del bilancio rappresenta anche un momento di confronto per la categoria, a pochi giorni ormai dal voto delle amministrative a Pisa.

Conclude il presidente: “C’è sempre più bisogno di politici che siano capaci di affrontare e risolvere i problemi anche dal punto di vista tecnico. Persone in grado di portare i legislatori formulare leggi, decreti, piani regolatori che siano frutto dell’esperienza tecnica. Questa capacità di ascolto e coinvolgimento della parte tecnica è oggi più che mai fondamentale, soprattutto per la stesura di tutti quei regolamenti che poi trovano applicazione nella quotidianità. Se redatti in un’ottica di semplificazione con la consulenza di chi poi ogni giorno vive professionalmente quelle realtà, vanno a vantaggio di tutti i cittadini.”


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