In risposta ad una richiesta di aiuto giunta da Leopoli, il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) e Save the Children hanno organizzato un trasferimento in sicurezza al confine polacco con l’Ucraina in Italia: 21 bambini e adolescenti non accompagnati – giunti in Italia con la direttrice dell’Istituto dove si trovavano nei pressi di Kiev – e altri 42 bambini con le loro mamme, per un totale di 92 persone I 21 bambini non accompagnati sono oggi accolti dall’Istituto degli Innocenti, in collaborazione con il Comune e la Prefettura di Firenze, la Regione Toscana, il Tribunale dei Minori.
I nuclei delle mamme con i bambini sono stati accolti a Roma nella rete predisposta dalla Protezione Civile della Regione Lazio con la collaborazione della Asl Rm2. Save the Children Italia ha inviato al confine polacco due pullman equipaggiati con i beni di prima necessita’ per consentire ai bambini e alle famiglie di affrontare il viaggio. A bordo dei due pullman, un team di Save the Children specializzato nella protezione minori, oltre a un pediatra e due interpreti ucraini volontari, hanno fornito il necessario supporto ai bambini e alle famiglie nel lungo viaggio fino all’approdo in Italia. L’operazione e’ stata predisposta in stretto coordinamento con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, i ministeri competenti e le ambasciate. L’arrivo in Italia e’ stato coordinato con le istituzioni locali di Trieste, la frontiera da cui i pullman hanno fatto ingresso in Italia.
Della realizzazione di tale operazione, infine, sono state informate le competenti autorita’ consolari ucraine. I bambini e le famiglie soccorse avevano gia’ affrontato un lungo viaggio per raggiungere prima Leopoli e poi attraversare il confine con la Polonia, dove gia’ piu’ di 1 milione e 500 mila profughi del conflitto, per la meta’ bambini, sono fuggiti per mettersi in salvo dai combattimenti che hanno sconvolto il paese e le loro vite. Nel corso dell’operazione di trasferimento, il team di Save the Children, in collaborazione con il CIR, ha potuto realizzare una prima valutazione delle condizioni dei bambini e degli adolescenti, tra i 3 e i 17 anni, che viaggiavano senza genitori, e delle loro specifiche vulnerabilita’.
Tutte queste informazioni sono state condivise con l’Assessorato all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze e con il Tribunale dei minori, per definire un progetto personalizzato di accoglienza. I nuclei familiari, composti da mamme con due o tre bambini tra i 3 e i 15 anni, sono state invece accolte a Roma nell’ambito della rete di accoglienza predisposta dalla Protezione Civile del Lazio. Questi bambini e le loro mamme si trovavano in condizioni di particolare vulnerabilita’ a Leopoli e sono stati segnalati e sostenuti al fine di permettere anche il loro arrivo in totale sicurezza. Le bambine e i bambini che vivono senza i genitori, quasi 100.000 in Ucraina secondo le stime, – sostiene Save The Children – sono tra i piu’ vulnerabili nelle guerre e rischiano, piu’ degli altri, di non avere vie di fuga protette dai luoghi di conflitto e ai confini. L’Ucraina ha un alto tasso di minori affidati alle istituzioni (1,3%). Molti di questi bambini sono oggi a rischio di divenire vittime dirette di un conflitto che non risparmia nemmeno scuole e orfanatrofi, o di cadere in circuiti di sfruttamento.