La pandemia da Covid-19 ha colpito i diritti delle persone in modo organico e complessivo, con un duplice effetto sulle persone vulnerabili e con disabilità, sia sul piano sanitario, anche per il maggior rischio di contagio causato delle difficoltà di attuare il distanziamento sociale per essere supportate, sia sul piano sociale poiché hanno visto restringersi in maniera drammatica e improvvisa spazi di socialità di vitale importanza. Gli effetti della pandemia da Covid-19 sul modello sociale della disabilità continuano a far sentire i loro effetti e, per questo motivo, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa propone la seconda edizione del corso di alta formazione “Ida” (acronimo di “Inclusione, Disabilità, Accessibilità”), con il coordinamento scientifico di Elena Vivaldi, docente di Diritto Costituzionale.Le iscrizioni sono aperte fino al 17 marzo e le lezioni, a cadenza settimanale,sono previste tra il 25 marzo e il 27 maggio, nei giorni di mercoledì o venerdì, dalle 15.00 alle 18.00.

Il corso è pensato per analizzare le traiettorie dei sistemi di welfare e le tematiche più importanti che intersecano il percorso di vita della persona con disabilità e si rivolge soprattutto ad operatori degli enti del Terzo settore impegnati nell’ambito della disabilità, a professionisti, a volontari, ad assistenti sociali, ad avvocati e a familiari di persone con disabilità. L’obiettivo è fornirenon soltanto le conoscenze indispensabili per un’analisi completa del contesto, ma anche le competenze per ripensare molti aspetti del diritto e delle politiche per la disabilità, come per esempio le problematiche che interessano la persona con disabilità nella gestione delle emergenze, le modalità di attuazione dell’amministrazione condivisa tra pubblico e privato e le sfide attuali per la disabilità, i meccanismi di tutela dei diritti delle persone con disabilità nel mondo “pandemico e post-pandemico”, le prospettive concrete del processo decisionale supportato. Le lezioni mantengono la stessa prospettiva interdisciplinare che aveva caratterizzato la prima edizione, nel 2021, per offrire uno spaccato quanto più esaustivo e trasversale dei profili interessati, anche attraverso il coinvolgimento di relatori diversificati: avvocati, docenti, magistrati, ma anche medici, architetti.

“Le misure relative al distanziamento sociale, seppure importanti per evitare di contrarre una malattia potenzialmente assai grave – sottolinea la promotrice e coordinatrice didattica Elena Vivaldi nel presentare la seconda edizione – hanno generato compressioni, anche gravi, di altri diritti. Pensiamo alla dimensione inclusiva del diritto all’istruzione, limitata in maniera pesante dall’utilizzo della didattica a distanza, o, ancora, alla sospensione di molte attività di carattere terapeutico-riabilitativo, pur indispensabili per garantire il benessere psico-fisico delle persone con disabilità e, quindi, il loro diritto alla salute. Se sull’importanza del tema non vi sono dubbi, lo stesso può dirsi per la sua attualità e a darne conferma c’è l’interesse che a questo tema ha dedicato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che alla disabilità ha dedicato molto spazio e attenzione, prevedendo specifiche misure per ‘fornire sostegno alle persone vulnerabiliprevenire l’istituzionalizzazione delle stesse e aumentare l’assistenza domiciliare’. A dare ulteriore prova di questo impulso – continua Elena Vivaldi – c’è ora anche la legge n. 227 del 22 dicembre 2021, con cui il Parlamento ha delegato il Governo ad operare una revisione organica della materia, in linea con le indicazioni contenute nella Missione 5 (Inclusione e coesione) del Pnrr”.


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