La settimana prossima è in agenda l’incontro tra l’Amministrazione comunale di Livorno e i sindacati per affrontare la vicenda della Iss Palumbo, l’azienda che nei giorni scorsi ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 35 dipendenti che all’interno della raffineria Eni si occupano di stoccaggio, logistica e movimentazione dei lubrificanti.
L’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali tramite gli organi di stampa ha trovato una eco questa mattina in Consiglio Comunale di Livorno.
“Più volte abbiamo espresso la nostra preoccupazione circa la questione degli appalti nella raffineria Eni e – afferma l’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini – dei rischi per i livelli occupazionali. C’è una situazione di incertezza sulle prospettive del settore indotto dello stabilimento che si lega alla complessità e alla preoccupazione più generale sulle prospettive dell’impianto di Livorno. Nell’incontro avuto, alcune settimane or sono, con Eni, l’azienda – spiega – ha dato rassicurazioni sulla tenuta dell’indotto. Ieri c’è stato un passaggio molto importante in Commissione regionale dove i dirigenti Eni sono stati auditi rispetto alle prospettive dell’impianto di Stagno. Le nostre preoccupazioni rimangono però inalterate. Credo importante anche il modo in cui si è conclusa la discussione in Commissione regionale, con un appello molto forte, che è poi quello che il Sindaco di Livorno e quello di Collesalvetti stanno chiedendo da mesi, e cioè che si apra un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico nel quale Eni, Regione, Governo, Territorio e sindacati possano discutere del futuro della raffineria. Resto esterrefatto del fatto che da un anno il Mise non abbia aperto il tavolo richiesto per affrontare la questione delle prospettive di una delle realtà fondamentali per l’occupazione a Livorno”.
L’assessore ha sentito successivamente i rappresentanti sindacali, che lo hanno informato che la situazione è in movimento ed hanno concordato di incontrarsi.