Stop all’affitto turistico selvaggio da parte dei privati, sconti sulla Tari ai negozi alimentari che non praticano la vendita da asporto e contribuiscono a tenere pulita la città, divieto di apertura di nuovi minimarket, più bagni pubblici e info point per i visitatori nel centro storico. Sono i punti chiave del “manifesto” per una Firenze più vivibile nel post Covid proposti dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt durante il convegno di Confesercenti dedicato all’argomento. “Ci vuole un regolamento per gli affitti da privati – ha detto il direttore del celebre museo – non e’ possibile che i privati affittino in maniera selvaggia mentre gli alberghi sono sottoposti ad una serie di regole e anche contributi economici e tributari. E ci vuole anche un riequilibrio della Tari per i negozi alimentari, perché non si può consentire a chi produce soltanto immondizia e non pulisce finisca per pagare meno. Occorre dunque una rimodulazione in cui viene premiato chi pulisce dopo il passaggio dei propri ospiti”. Tra le misure da attuare Schmidt ha poi indicato anche come necessaria “l’istituzione di un sistema congiunto di accoglienza per tutta la città e la regione. Non e’ concepibile che ci siano alcuni punti strategici dove non ci sono bagni pubblici, per esempio, che ce ne sia solo uno al punto informazioni degli Uffizi e un altro in Santa Maria Novella”. Poi – ha aggiunto – ci vuole anche uno stop a nuovi minimarket, ne abbiamo visti sin troppi. I minimarket hanno la caratteristica che vendono e generano l’immondizia ma poi non puliscono”. Il direttore, rievocando poi scherzosamente la sua provocazione della scorsa estate sulla “tassa per l’unto” prodotto dal consumo di street food nel centro di Firenze, si é concesso una battuta: “Ci vuole competenza nella gestione delle file – ha sorriso – noi abbiamo file più corte dei paninai, ma molti più visitatori alle gallerie”.