“Spranghe, spade coltelli e addirittura una pistola, Livorno come una delle Favelas brasiliane, dove il controllo del territorio per lo spaccio si ottiene con spargimenti di sangue tra bande rivali”.
A denunciare la grande rissa con tanto di armi registrata ieri notte a Livorno Francesco Torselli e Andrea Romiti, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale toscano e nel consiglio comunale di Livorno. “La sinistra con le sue politiche di buonismo, permissivismo e accoglienza – aggiungono in una nota congiunta – ha fatto capire a questi personaggi senza scrupoli che a Livorno si può fare ciò che si vuole. Il fallimento della politica immigrazionista della sinistra è ormai evidente e i toscani ne stanno subendo le peggiori conseguenze. Il problema della sicurezza è reale e il Pd deve smettere di avere i paraocchi. Ci chiediamo cosa altro debba accadere prima che il ministro Lamorgese si dimetta. E’ inaccettabile che i clandestini continuino ad arrivare nel nostro Paese e mettano a ferro e fuoco le nostre città mentre il capo del Viminale continua a preoccuparsi del Green Pass. Serve subito il blocco navale”. Per Romiti il Comune “ha speso decine di migliaia di euro nella zona di piazza Garibaldi per progetti inclusivi fallimentari, che hanno avuto il merito solo di ingrassare le casse delle associazioni loro amiche e dell’Arci, non capendo che con i criminali serve fermezza e avere il pugno duro per il rispetto della legge. Quei soldi sarebbero invece stati utili – conclude – alla Municipale per avere più uomini e mezzi, altre telecamere nelle strade e nelle piazze e per avviare il controllo di vicinato”.