L’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat.
Il Made in Livorno agroalimentare più forte della pandemia. Le esportazioni di vino, olio ed altri prodotti agricoli nel mondo volano sui mercati stranieri. Il 2020 sarà un anno da record con 190 milioni di euro di prodotti esportati nel mondo: il 5% in più rispetto ad un anno prima. . A dirlo è Coldiretti Livorno sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni nel 2020 (ancora provvisori). Il travagliatissimo 2020 si chiuderà con circa 9 milioni di euro di prodotti venduti in più oltre confine a conferma di un percorso di crescita che dal 2016 è stato costante, graduale e senza particolari intoppi. In rallentamento invece le importazioni (-12%) con 116 milioni di euro di prodotti entrati in provincia di Livorno. “Anche nell’anno della pandemia – analizza Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – il nostro agroalimentare ha fatto il nostro agroalimentare ha continuato a crescere. Il terreno perso nel secondo, -17%, e terzo trimestre, – 11%, è stato ampiamente compensato da un ottimo primo e quarto trimestre rispettivamente con un + 33% ed un + 23%. Il quadro è molto incoraggiante considerando il contesto mondiale. In questo anno senza precedenti a crescere sono state le esportazioni di Made in Italy dell’agroalimentare e delle medicine mentre gli altri settori hanno fatto fatica. La produzione delle imprese del comparto alimentare ha tenuto e ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi. Il 2020 è stato il miglior anno di sempre. E’ un dato sorprendente”.
Dal 2016 ad oggi le esportazioni di prodotti agricoli ed agroalimentare sono aumentate del 23% passando da 153,5 milioni di euro a 190 milioni di euro. Il mercato più importante resta quello del contesto economico europeo con 95,5 milioni di esportazioni (+12%) con la Germania (+15%) che da sola vale 30 milioni di euro come mercato di riferimento. Bene anche le esportazioni verso il Regno Unito (+16%) e verso l’America del Nord dove Stati Uniti e Canada insieme importato 44 milioni di euro di prodotti agricoli (+19%). In sofferenza il mercato asiatico (-10%) per un valore di circa 2 milioni di euro in meno di export.
Con 22 prodotti agroalimentari tradizionali censiti a fianco di una straordinaria produzione vitivinicola di grande qualità, il Made in Livorno contribuisce alla crescita costante del Made in Tuscany nel mondo. “I mercati stranieri hanno sviluppato una sempre maggiore cultura della qualità andando alla ricerca di prodotti legati, non solo a marchi riconosciuti, ma in particolare ai piccoli territori, alla tradizione e alla cultura contadina di cui la nostra regione è straordinariamente ricca. – spiega ancora Ferri Graziani – A fianco dei grandi gruppi organizzati, che hanno quindi una naturale propensione alle esportazioni, è decisamente in crescita il numero di imprese che hanno iniziato ad affacciarsi su mercati diversi da quelli tradizionali a conferma che c’è consapevolezza più matura rispetto a qualche anno fa. Il nostro paese deve ripartire dal suo agroalimentare e da ciò che meglio sa fare: cibo di qualità con una identità precisa ed non replicabile”.
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