Lo scorso 26 novembre, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del cittadino tunisino H.H. di 30 anni, il quale nel luglio scorso si era reso autore del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, avendo colpito gli agenti della Volante durante un normale controllo.-

In tale frangente l’uomo aveva, infatti, procurato ad un agente lesioni personali, poi giudicate guaribili in sette giorni.-

L’autore del reato, che era stato quindi sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, con possibilità di assentarsi da casa per motivi di lavoro, nei giorni scorsi aveva ripetutamente contravvenuto alle predette prescrizioni.-

Indagato per il reato di evasione, egli aveva nuovamente posto in essere atti di violenza nei confronti degli operatori di Polizia intervenuti, per cui il G.I.P. del Tribunale di Livorno, valutata particolarmente aggressiva la sua indole e ritenendolo altresì sprezzante del rispetto delle norme, infine tenuto conto delle inadempienze agli obblighi impostigli, disponeva l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari in quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere.-

Lo straniero veniva rintracciato dal Gruppo Falchi della Squadra Mobile e condotto presso la locale Casa Circondariale.-

Nella stessa giornata il medesimo Gruppo Falchi ha anche provveduto a rintracciare, sempre in questo centro, un altro cittadino tunisino, A.K. di 27 anni, che nel luglio scorso era stato tratto in arresto poiché trovato in possesso di circa 3.000 Euro in contanti di cui non era in grado di spiegare la provenienza, nonché di dieci involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina, di alcuni pezzetti di hashish e di due compresse di anfetamina, tutto quanto pronto per essere smerciato al dettaglio sul mercato livornese.-

Costui, che non volge alcuna lecita attività lavorativa, era stato sottoposto dal Tribunale di Livorno alla misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di allontanamento in tempo notturno; ma alcuni giorni orsono, proprio durante la notte, era stato trovato da una pattuglia della Polizia, a bordo di un ciclomotore, senza peraltro aver conseguito la necessaria patente di guida.-

Tenuto conto della contravvenzione agli obblighi impostigli e di tutto quanto sopra descritto, anche per questi il Tribunale di Livorno disponeva nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari.-

Rintracciato dal Gruppo Falchi della Squadra Mobile era perciò accompagnato presso il suo domicilio.-


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