Inizia un nuovo anno accademico e Firenze si ripopola delle iconiche borse nere con il logo Polimoda. Sono oltre 2300 gli studenti che studieranno moda e business presso l’istituto fiorentino e la stragrande maggioranza viene dall’estero, il 70% di loro per 68 diverse nazionalità, a dimostrazione di quanto la più importante scuola di moda italiana con sede nel capoluogo toscano sia capace di portare il mondo a Firenze e Firenze nel mondo. Come sottolinea il direttore Danilo Venturi: “Polimoda è qualcosa di più di una scuola, il suo valore va oltre anche alla sua performance di crescita e all’indotto che porta alla città metropolitana, Polimoda è un modello culturale che contribuisce a tenere Firenze viva, contemporanea, animata da eventi e personaggi di portata internazionale”.
Polimoda si presenta come un laboratorio in cui giovani da tutto il mondo possono sperimentare insieme, sia in ambito business che design, senza barriere di genere, razza, religione o ideologia. “Collaborazione e inclusione: la moda ha bisogno di questo per essere più creativa e meno ripetitiva, – aggiunge Venturi – e di conseguenza anche più sostenibile a livello umano e ambientale. E lo sappiamo, la moda è il settore che più di tutti riflette lo spirito del tempo. Quello che facciamo è costruire un mondo migliore per i nostri figli”.
Altro dato che alla vigilia del ritorno in aula colpisce l’attenzione sono le numerose collaborazioni che l’istituto ha stretto con le più prestigiose aziende e rappresentanti del settore – da Missoni a Ferragamo, da Valentino a Gucci, da Richemont a LVMH – per un approccio didattico basato sull’esperienza diretta. Questo si traduce in un tasso di placement dopo il diploma del 91% e in una preparazione degli studenti che viene riconosciuta dalle aziende stesse non solo per il bagaglio tecnico, ma anche culturale e di pensiero.
Spiega Venturi: “Docenti dall’industria, collaborazioni con importanti brand, stage, progetti con le aziende, tutto è ideato perché Polimoda sia un’esperienza di continuità tra studio e lavoro. La scuola non è un parcheggio in attesa di entrare nel mondo degli adulti, vogliamo invece che ognuno possa sviluppare la sua personalità, capisca chi è, cosa può fare per dare il suo contributo e fare la differenza”.
Non una scelta estemporanea ma strategica, ribadita dalla scelta della terza sede alla Manifattura Tabacchi – parte di una importante opera di riqualificazione urbana di un intero quartiere della città e che ospiterà laboratori di confezione e aule per un totale di 6000 mq e circa 800 studenti – e dalla nomina a Capo Dipartimento Design di Massimiliano Giornetti, ex direttore creativo di Salvatore Ferragamo, chiamato a sviluppare la nuova cifra creativa di Polimoda in direzione di un Made in Italy contemporaneo, attingendo alla vastità di profili degli studenti Polimoda e contemporaneamente al know-how italiano.
“La qualità della scuola non si basa sulla quantità di informazioni che può fornire – conclude Venturi – quelle si possono trovare online o in biblioteca. Vogliamo invece insegnare a organizzare le fonti, a carpire informazioni inedite, a farsi venire nuove idee, a progettare e implementare i progetti. Per questo investiamo sulla nuova sede di Manifattura Tabacchi e su Massimiliano Giornetti: c’è bisogno di spazio, sia fisico che mentale”.