Queste settimane di campagna elettorale sono state impegnative e coerenti con i primi cinque anni al governo della città. In questo primo mandato abbiamo lavorato instancabilmente per risollevare le sorti di una città che per vent’anni ha pagato le conseguenze di politiche scellerate. Abbiamo riportato le esigenze dei cittadini al centro delle scelte di governo, abbiamo reso Piombino nuovamente protagonista nelle decisioni sui temi fondamentali per il suo futuro come il lavoro, l’ambiente, la sanità e la diversificazione economica. Siamo stati vigili, ci siamo confrontati con i cittadini e con le organizzazioni a ogni passo decisivo di questo percorso di rinascita. Siamo profondamente orgogliosi di quanto abbiamo realizzato nonostante le enormi difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Il nostro programma elettorale è la continuazione di quanto fatto come amministratori, coerente con i principi di difesa e rinascita del territorio che sono stati la guida delle nostre scelte. Adesso, per i miei concittadini è arrivato il momento di decidere delle sorti della nostra città. Il mio appello ai piombinesi è quello di recarsi alle urne, far valere il proprio diritto al voto per far sì che questo percorso virtuoso che abbiamo intrapreso insieme non si interrompa, per dare il tempo alla nostra città di raccogliere i frutti di quanto abbiamo seminato in questi ultimi cinque anni. Ognuno nel segreto dell’urna, ha il potere di fare la differenza e spero sinceramente che i cittadini vorranno assumersi la responsabilità di questo diritto e dovere. Un vecchio adagio che spesso ricordo recita: “se non ti occupi di politica sarà la politica ad occuparsi di te”. Sono convinto che sia profondamente vero, per questo esorto tutti ad occuparsi di politica, ad occuparsi di Piombino e del suo futuro.
Intanto, colgo l’occasione per invitare tutti all’evento di chiusura della campagna elettorale che si terrà in piazza Dante venerdì 7 giugno alle 19. Sarà un momento per stare insieme, ripercorrere questi mesi di impegno politico e i cinque anni di impegno istituzionale che li hanno preceduti.