Il sindaco di Lucca

“Questa mattina in un cantiere privato nella frazione di Sant’Alessio si è verificata l’ennesima tragedia sul lavoro. Un uomo di 51 anni ha perso la vita. Credo che uscire la mattina di casa per recarsi al lavoro e non tornare più dai propri cari sia inaccettabile per una società che voglia definirsi civile”. Lo scrive Mario Pardini, sindaco di Lucca, a poche ore dall’incidente mortale sul lavoro avvenuto a Sant’Alessio dove un operaio è rimasto ucciso a seguito di un crollo avvenuto mentre era in corso uno scavo per una tubatura fognaria. Il primo cittadino, appresa la notizia, si è recato sul posto assieme ad alcuni assessori della sua giunta. “In attesa di un chiarimento delle dinamiche che hanno portato a questa tragedia, su cui sono in corso gli accertamenti delle autorità preposte – conclude il sindaco di Lucca – esprimo il mio personale cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della vittima”.

Il presidente del consiglio regionale della Toscana

“Siamo di fronte a una strage silenziosa che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite”. Così in una nota il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, appresa la notizia dell’ennesimo infortunio mortale all’interno di uno scavo in un cantiere a Lucca nel quale è rimasto ucciso un operaio di 52 anni.

“Lo stillicidio – scrive Mazzeo – prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni. Quello che sta accadendo da anni, ogni mese e ogni giorno, non è degno di un Paese civile. Servono misure e fatti concreti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono provvedimenti, anche coraggiosi, che le istituzioni devono assumersi con responsabilità e velocemente. Occorre un patto tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati, per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli e anche per promuovere la formazione e la prevenzione, partendo dalla scuola e dalla università. L’ho detto più volte, non mi stancherò di ripeterlo: la sicurezza sul lavoro deve essere un’ossessione”, conclude il presidente dell’assise regionale della Toscana.


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