Il progetto fa parte di una campagna del WWF Italia finalizzata a produrre azioni per favorire gli impollinatori e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che questi stanno attraversando

La sezione WWF di Pistoia e Prato, con la collaborazione del Comune di Prato, ha realizzato in un’area del giardino in prossimità della ciclabile nel tratto tra il Ponte Datini ed il sottopasso ferroviario di via Razzi,  un’area dedicata alle piante del cui nettare si nutrono gli impollinatori, onde creare appunto  un piccolo “paradiso” per questi  insetti e domani, sabato 20 gennaio, alle 11 ci sarà l’inaugurazione alla presenza dell’assessora alla Città curata Cristina Sanzò e dei rappresentanti di WWF Prato e Pistoia. Saranno proposti dei giochi per spiegare ai bambini l’impollinazione e consegnati anche dei piccoli gadget.

Le piante e gli impollinatori  hanno un rapporto di reciproca convenienza: le piante attraggono gli impollinatori fornendo loro il nettare, una sostanza zuccherina di cui si cibano, e questi andando di fiore in fiore in  cerca di nutrimento, involontariamente trasportano polline grazie al quale avviene la fecondazione dei fiori e la conseguente produzione d frutti e semi.

Il progetto fa parte di una campagna del WWF Italia finalizzata a produrre azioni per favorire gli impollinatori e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che questi stanno attraversando.

PIANTE AROMATICHE Il “Paradiso” è costituito da tutta una serie di piante aromatiche:  lavanda, rosmarino, salvia, prugnoli, biancospino e ligustro, piante che fioriscono in periodi differenziati per garantire con continuità cibo per gli impollinatori (ad esempio il prugnolo è l’ambasciatore della primavera e fiorisce a fine febbraio, il biancospino da marzo, la lavanda è invece più tardiva e lo fa da giugno ecc.). Inoltre dal momento che l’area è in prossimità dell’alveo di un fiume dove molti fiori spontanei sono già presenti, anche la scelta delle essenze è stata fatta per integrare e diversificare il più possibile l’offerta di nettare agli ompollinatori.

Le piante aromatiche piantate sui lati esterni sono rosmarino, salvia e lavanda, mentre nella parte interna ligustro, prugnolo e biancospino, perché queste ultime hanno caratteristiche di arbusto e prugnolo e biancospino presentano anche spine sui rami. Questa disposizione evita che qualcuno possa pungersi involontariamente, per farlo anche quando saranno cresciute è necessario entrare dentro e calpestare quelle all’esterno. In totale sono 50 piante.

BEE HOTEL  E’ una struttura realizzata per le “api solitarie, cioè con ogni individuo femmina che costruisce il proprio nido, che sono innoque.

Solo gli insetti sociali come le api domestiche, le vespe, i bombi, i calabroni ecc. hanno un nido con organizzazione sociale degli individui ciascuno dei quali ha una specializzazione, in questo caso i cosiddetti  “guerrieri” hanno  il compito specifico di difenderlo e possono essere aggressivi se sentono come minaccia che si avvicina.

Molti impollinatori hanno colorazioni simili a quelle delle api o alle vespe per ingannare e intimorire i predatori ma sono addirittura privi di pungiglione.

Alcuni ospiti utilizzeranno il bee hotel per ripararsi durante la stagione fredda, altri lo utilizzeranno per la riproduzione mettendo al riparo le uova della successiva generazione. Quando sono popolati si gli ingressi dei fori sono sigillati.

Gli impollinatori non presentano quindi pericolosità per i cittadini: quando succhiano il nettare anche se dotati di pungiglione se non vengono pesantemente molestati sono inoffensivi, ed il bee hotel sarà popolato da individui solitari inoffensivi.


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