Arezzo, 15 gen – “Ciò che è accaduto a Sansepolcro è inaudito, un’offesa alla nostra comunità che ieri mattina si è svegliata trovando cassonetti rovesciati, fioriere distrutte, pertinenze dei locali devastate, danni ingenti ad abitazioni ed esercizi commerciali commessi da un gruppo di persone di origine nordafricana. Siamo stanchi di questi continui atti vandalici da parte di chi non intende minimamente integrarsi. Chi arriva in Italia deve rispettare le leggi italiane, la cultura e le tradizioni di chi li ha accolti”. Così il segretario della Lega di Sansepolcro Luca Ciavattini, in merito ai vandalismi che si sono verificati nel Comune dell’Aretino. 

“Ringrazio le forze dell’ordine per la prontezza dimostrata nell’individuare i responsabili di questi fatti gravissimi che hanno colpito e ferito la nostra comunità – aggiunge l’assessore alla sicurezza del Comune di Sansepolcro Alessandro Rivi -.

L’Amministrazione ha messo e sta mettendo in campo azioni concrete e rilevanti sul fronte della sicurezza, a partire dagli oltre 200mila euro per la videosorveglianza investiti tramite risorse proprie, regionali e statali. Inoltre, come già realizzato in passato dall’assessore Marzi, replicheremo e struttureremo in collaborazione con i commercianti un servizio di sicurezza privata nel centro storico, per il quale abbiamo già deliberato in Giunta un apposito stanziamento di risorse. Sentita informalmente l’Associazione dei commercianti del centro storico, abbiamo deciso di contribuire come Comune all’ingaggio di società di sicurezza durante le serate del weekend, le quali affiancheranno il prezioso lavoro di forze dell’ordine e polizia municipale. Un altro fatto che dimostra quanto la sicurezza stia a cuore alla Lega e all’Amministrazione”.

“I giovani immigrati di seconda generazione che hanno devastato il centro storico di Sansepolcro sono degli irriconoscenti, oltre che dei vandali – commenta infine l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi -. Hanno avuto una grande occasione, la stessa data ai genitori che li hanno cresciuti, di integrarsi nella nostra società, rispettandone le regole e assorbendone i valori. Sono potuti crescere in un Paese con tante opportunità, dove i loro diritti alla casa, all’istruzione, alla sanità sono costituzionalmente garantiti. Avrebbero dovuto ripagare questa grande occasione e invece l’hanno sprecata, manifestando disprezzo per la collettività, distruggendo beni pubblici e comportandosi in maniera vergognosa verso il Paese che ha accolto le loro famiglie. Chiediamo quindi che ricevano pene severe, valutando anche di applicare nei loro confronti le misure previste dal decreto Caivano a carico dei minorenni”.


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