Adeguare la formazione dei giovani alle nuove richieste del mercato anche per il settore agricolo in agricoltura. Questo l’obiettivo del progetto INTERCEPT “Motivating, mobilizing and supporting NEETs for a Green Jobs Career Pathway”, che si è appena concluso a Bruxelles.

Finanziato dai fondi “EEA and Norway Grants”, per potenziare le competenze Green dei giovani NEET, tra i 25 e i 29 anni, offrendo loro un supporto formativo e accompagnandoli nella costruzione di relazioni con i datori di lavoro in ambito Green Jobs e Green Economy, il progetto ha visto l’evento di chiusura come un momento di confronto con i partner, le istituzioni europee e i giovani che, provenienti dalla Lituania, Malta e dalla Toscana, hanno raccontato le loro esperienze.


Per la Regione Toscana, partener di INTERCEPT, hanno partecipato la direzione Agricoltura e sviluppo rurale, con il direttore Roberto Scalacci, e il settore Lavoro, con l’intervento del dirigente Simone Cappelli, che ha supportato la realizzazione del progetto anche grazie al lavoro di ARTI e della rete regionale dei centri per l’impiego (CPI) che, insieme ad ANCI, ha permesso di concretizzare in Toscana i tirocini presso aziende green.

Il progetto ha previsto un percorso formativo pilota sia con la formazione motivazionale su competenze green, progettata in collaborazione con il Polo Universitario Grossetano, sia con un periodo di training on the job e, nel corso dell’iniziativa, sono state evidenziate le prospettive future a seguito dell’analisi delle esperienze pilota.

La sperimentazione di INTERCEPT e i suoi risultati confermano che per i soggetti più vulnerabili quali i NEET è necessario un approccio integrato e di sistema con il coinvolgimento attivo di diversi stakeholders, a partire dai CPI e Comuni fino ad arrivare alle imprese, in tutte le fasi del processo d’inserimento e/o reinserimento lavorativo, quali la definizione dei contenuti della formazione e dei tirocini, per ottenere risultati impattanti su persone, imprese e territori.
Inoltre emerge con forza la necessità di far precedere le esperienze di lavoro da un’azione formativa per adeguarne le competenze alle richieste delle imprese.

Tra le indicazioni per il futuro: rafforzare il rapporto con le aziende del territorio, promuovendo momenti di confronto per la costituzione di un network permanente, progettare percorsi formativi in linea con i fabbisogni e facilitare il processo d’incontro domanda e offerta di lavoro.

“Le imprese – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – stanno attribuendo alle competenze green sempre più importanza. E ci sono molte buone opportunità di lavoro per i giovani nel settore agricolo e a supporto dello stesso. La sfida è rendere competitive queste attività attraverso l’innovazione, gli investimenti e lo sviluppo delle aree rurali per renderle attraenti per i giovani e adeguare la formazione dei giovani alle nuove richieste del mercato. In questo senso la direzione Agricoltura della Regione ha agito da catalizzatore coinvolgendo il mondo datoriale nel percorso del progetto attraverso le organizzazioni professionali agricole, il mondo delle cooperative, le organizzazioni sindacali, gli stakeholder operanti nelle produzioni di qualità, il sistema degli agriturismi, fino alla Comunità di Pratica sulla digitalizzazione e sull’agricoltura di precisione, con l’obiettivo di far conoscere il progetto e far aderire alle opportunità offerte sia i NEET sia gli imprenditori del settore agricolo e agroalimentare


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