Un incontro di grande interesse e qualità quello che si è tenuto stamani all’Accademia dei Fisiocritici di Siena, per affrontare un tema sempre più importante per i Comuni e le comunità: il rapporto tra città, biodiversità e verde pubblico. Amministratori, scienziati, tecnici si sono confrontati sulle strade da intraprendere, i vantaggi nel breve e nel lungo periodo, le difficoltà da superare e le sperimentazioni da seguire o da evitare. Con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico, aumentare la sensibilità ambientale e rendere i centri urbani luoghi più sani in cui vivere  

“L’iniziativa di oggi, che si tiene in un luogo simbolo del rapporto tra la città di Siena e la sua natura, ha un grande valore anche morale – ha detto il sindaco Nicoletta Fabio – D’altra parte, la relazione tra l’urbanistica e il verde fa parte da sempre del dna dei senesi. Posso dire che Siena è già una città biodiversamente aperta; dobbiamo però continuare su questa strada, perchè le amministrazioni comunali hanno il dovere di portare la loro attenzione sulla natura e il suo ruolo. Stiamo lavorando a un Piano del verde che ritengo fondamentale per la nostra amministrazione. E in questo quadro è molto importante anche il contributo delle esperienze delle altre città”.

Concetti condivisi e ribaditi dal direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che ha sottolineato l’impegno dell’associazione a supporto dei Comuni sul tema; dal delegato Ambiente Anci Toscana e sindaco di Scandicci Sandro Fallani, che ha ricordto il perogetto ‘Centomila orti urbani’; dalla sindaca di Empoli Brenda Barnini, orgogliosa dell’esperienza della sua amministrazione; dall’assessore di Siena Barbara Magi: “Sin dal Medioevo l’attenzione alla sostenibilità del territorio è un valore culturale di Siena – ha detto – Questa vocazione della città ha preservato la biodiversità e ha fatto della sua valorizzazione un punto di forza. Il patrimonio naturale deve essere considerato come oggetto di specifiche politiche di pianificazione e controllo. A Siena, purtroppo, al momento mancano il Regolamento del verde, che disciplina gli interventi da effettuare sul patrimonio verde di proprietà pubblica e privata, e il Piano del verde, che definisce gli interventi da attuare per lo sviluppo del verde: due vuoti normativi che rappresentano una priorità per il mio assessorato. Sono numerosi i progetti in corso che permetteranno alla nostra città di proseguire quel percorso virtuoso che da secoli ci caratterizza, come ci ricorda l’Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti”.

Oltre al presidente dell’Accademia dei Fisiocritici Giuseppe Manganelli sono intervenuti gli  esperti di Cnr, Regione Toscana, Consiag Servizi Comuni, Legambiente, Wwf, Lipu, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Padova, Prato e Lucca. A fine lavori, la visita del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici e del bellissimo Orto Botanico.


A Marco Paolini la laurea honoris causa in Filosofia e Forme del Sapere dall’Università di Pisa

Nebbia fitta, tamponamento a catena tra 10 auto