Il traffico dell’aeroporto “G. Galilei” di Pisa, nel primo semestre del 2023, ha registrato il transito di circa 3,6 milioni di viaggiatori, con un incremento del 29% rispetto al medesimo periodo del 2022, con l’apertura di nuove rotte da e verso i paesi del Medio Oriente.  Al maggiore afflusso di passeggeri in partenza e in arrivo nella città della Torre, è corrisposto un maggiore impegno congiunto da parte dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Pisa e dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di Pisa, in termini di interventi a salvaguardia delle normative doganali e valutarie. In particolare, i controlli transfrontalieri hanno portato all’individuazione di valuta non dichiarata per un ammontare complessivo pari a 1.069.624 euro. Le attività ispettive valutarie nel primo semestre del 2023 hanno permesso di sottoporre a sequestro amministrativo 24.500 euro ed elevare 80 distinte sanzioni pecuniarie ai passeggeri trasgressori per complessivi 22.389 euro. 

I risultati raggiunti sono il frutto dell’analisi di rischi e delle tecniche investigative sviluppate dai militari della Guardia di Finanza e dai funzionari ADM, le quali hanno consentito di far emergere nuove rotte utilizzate per la movimentazione illecita di denaro e i principali metodi di occultamento per aggirare i controlli doganali. In genere, il denaro è stato rinvenuto all’interno del bagaglio a mano o direttamente sul passeggero. In alcuni casi, tuttavia, sono stati escogitati espedienti più originali quali l’occultamento delle banconote nella fodera del bagaglio o all’interno di capi d’abbigliamento. Gli interventi di maggiore rilievo hanno riguardato in particolare 5 viaggiatori “recidivi”, provenienti dal Marocco e dall’Albania che, nei cinque anni precedenti, avevano commesso la medesima violazione e nei confronti dei quali si è proceduto all’adozione del sequestro amministrativo di parte della somma trasportata. Inoltre un passeggero proveniente dalla Polonia è stato trovato in possesso di 56.000 euro in contanti, pertanto, si è proceduto nei suoi confronti al sequestro del 50% della somma eccedente 10.000 euro.


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