Una tragedia terribile, una perdita immensa”. La Cgil è in lutto, nel rispetto del dolore delle persone che hanno amato la dottoressa Barbara Capovani, uccisa sul lavoro. Ad intervnire, in una nota, Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, Pasquale D’Onofrio, segretario Cgil Medici e Dirigenza funzione pubblica Cgil Toscana e Bruno Pacini, segretario generale Fp Cgil Toscana. “Una persona – scrivono – è stata individuata e arrestata, è una persona nota alle forze dell’ordine, ai servizi di salute mentale e non solo. E’ persona la cui instabilità era nota, persona che aveva già avuto modo di aggredire, molestare, minacciare.  Arriverà il momento di riflettere, valutare, individuare responsabilità. Ma per quello che ci riguarda l’obiettivo resta quello di  mettere in campo, da subito, soluzioni”. Cgil ricorda che da tempo è sono stati chiesto “interventi immediati a garanzia della sicurezza di chi opera nei servizi sanitari, spesso in prima linea, come accade per la salute mentale. Servono investimenti – insistono – in un settore che è stato da anni definanziato come quello della salute mentale, vanno ascoltate le professioniste e i professionisti che lavorano sul campo in estrema difficoltà e spesso in solitudine, serve maggiore coordinamento fra le strutture sanitarie, le prefetture e le questure.  Non ci interessa il giustizialismo fine a se stesso, non crediamo nelle soluzioni semplicistiche e securitarie: vogliamo un confronto di merito con i decisori politici e ci aspettiamo che il diritto alla salute (anche quella mentale) sia garantito insieme al diritto alla sicurezza”.


Deceduta iera sera la dottoressa Barbara Capovani, Il cordoglio del presidente della Regione Eugenio Giani

Pisa, colleghi dottoressa deceduta: “Grande perdita per comunità sanitaria”