I militari del Nucleo Investigativo di Livorno, in abiti civili ed a bordo di veicoli in tinta civile, sono stati impiegati in specifiche attività di prevenzione e repressione con particolare riguardo ai reati predatori. Nell’ambito di uno di questi servizi, i Carabinieri hanno notato un 34enne tunisino aggirarsi, con fare sospetto e senza apparente meta, tra le vie del centro a bordo di uno motoveicolo. I militari hanno tentato una prima volta di fermare l’uomo il quale però ha tentato una breve fuga, venendo fermato dopo pochi metri. Quando i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dell’uomo e del suo motoveicolo è stato chiaro il motivo del tentativo di fuga: nel bauletto portacasco è stato rinvenuto un panetto confezionato in cellophane del peso di 1,2 kg contenente cocaina. 

Da un primo esame, la droga ha un elevato grado di purezza; in considerazione di ciò e del notevole quantitativo, si possono stimare circa 3.000 dosi sottratte allo spaccio per un controvalore di circa 180.000 euro.

Il 34enne è stato quindi tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associato al carcere Le Sughere di Livorno.

Nel corso dell’udienza di convalida, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere.   

I controlli dei Carabinieri, anche da parte del Nucleo Investigativo con abiti civili e veicoli in tinta civile, continueranno.


Corso gratuito triennale “Professione Legno” per i giovani che vogliono imparare il mestiere

Carabinieri identificano e denunciano presunto ladro d’auto