Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri del Comando Provinciale labronico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 37enne elbano già noto per diversi precedenti di polizia, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale e lesioni ai danni di una ragazza.
Alle prime ore del nuovo anno, una giovane donna in grave stato di shock è stata accompagnata al pronto soccorso di Portoferraio. Ai sanitari ha riferito di aver subito, all’interno di un locale pubblico dove stava lavorando, una violenza sessuale da parte di una persona della quale conosceva solo il nome. Effettivamente i medici hanno riscontrato lesioni e segni di violenza. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri che hanno avviato immediatamente le indagini.
Seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio, in base agli accertamenti svolti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno hanno fornito la più accurata ricostruzione possibile degli eventi: poco prima della fine del 2022, la giovane era stata assunta come cameriera in un locale dell’isola d’Elba. Con lei la sera del 31 dicembre lavorava nel locale anche il 37enne in qualità di P.R. Tra i due c’era stata un’intesa e qualche effusione, ma pochissime ore dopo la mezzanotte la ragazza, proveniente dai bagni riservati ai dipendenti, è rientrata nel locale principale – semi svestita ed in stato di shock – riferendo di esser stata vittima di violenza sessuale.
Le indagini dei Carabinieri, dirette dalla Procura, si sono sviluppate con minuziosi sopralluoghi e rilievi nella stanza dove sarebbe avvenuta la violenza, con l’escussione delle persone presenti la sera di capodanno, in particolare i “colleghi” della giovane, e con altre attività investigative. Attraverso queste immediate indagini svolte dai militari del Nucleo Investigativo di Livorno, è emerso un quadro indiziario sulla base del quale la sostituta della Procura di Livorno titolare del procedimento ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale l’emissione della ordinanza eseguita in data odierna. Il 37enne è accusato, “approfittando senza scrupoli” “delle sue condizioni di inferiorità fisica dovute ad uno stato di ebbrezza”, di aver aggredito la giovane donna, di non aver avuto alcuna remora nel ferirla pur di consumare la violenza che ha lasciato segni evidenti sulla vittima che è stata ricoverata in ospedale ed ha riportato una prognosi di 25 giorni.
A nulla sono valsi i tentativi dell’uomo di avvalorare – ex post – una sua diversa versione dei fatti, cercando di coinvolgere colleghi e conoscenti, “attivandosi al fine di manipolare la realtà dei fatti mediante inverosimili accuse rivolte alla vittima di aver organizzato una messa in scena a suo danno”, poiché i Carabinieri di tale versione non hanno trovato riscontri e la stessa non è stata ritenuta credibile dall’Autorità Giudiziaria.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto in carcere.