In attesa del piano nazionale sulle vaccinazioni, che da mesi deve arrivare ma ancora non è stato pubblicato, la Toscana aggiorna intanto il proprio documento.  Con tre novità, che riguardano i vaccini contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”, il vaccino contro il meningococco e l’antipneumococcico.

Per l’Herpes Zoster dal 2018 è offerta la vaccinazione gratuita ai sessantacinquenni, a partire dai nati nel 1952. La Toscana ha deciso adesso di offrire ai soggetti fragili ed immunocompromessi, a partire da diciotto anni, il nuovo vaccino ricombinante adiuvato.

Contro la meningite il vecchio vaccino coniugato monovalente C sarà sostituito da nuovo quadrivalente ACWY: una scelta legata alla diffusione sempre più marcata di sierotipi W e Y in numerosi paesi e dunque alla necessità di proteggersi.  La prima dose del vaccino viene offerta tra il tredicesimo e il quindicesimo mese di vita, tra sei e nove anni è previsto il richiamo con il monovalente C e tra i tredici e i quattordici anni la terza dose con il quadrivalente.

Quanto alla vaccinazione antipenumococcica, il calendario toscano  si aggiorna con l’introduzione dei vaccini più recenti e che offrono una migliore copertura.  

“Le vaccinazioni sono importanti – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -, per la protezione del singolo individuo ma anche per tutelare il sistema sanitario. Più persone sono vaccinate e più infatti si attenua la pressione sui pronto soccorso e gli ospedali, a vantaggio di chi vi deve ricorrere per altre sindromi od urgenze”.

“La Toscana – aggiunge l’assessore – si è distinta per il grado di resilienza del sistema sanitario durante la pandemia. Adesso si apre una nuova stagione che ci chiama ad investire con rinnovato slancio sulla prevenzione”.


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