Fiumi e corsi d’acqua in piena, molta pioggia con punte anche di oltre 100 mm in molte località, molti disagi alla viabilità e per la popolazione, campi allagati e strade poderali inaccessibili in Toscana per il maltempo in una regione dove nove residenti su dieci vivono in aree allagabili tra rischio alto, medio e basso. La nuova ondata di perturbazione che ha colpito in particolare la Toscana Nord ha fatto registrare precipitazioni record nelle ultime 24 ore in concomitanza con l’allerta meteo passata da gialla ad arancione: 146 mm a Cerreto Laghi in Lunigiana, 131 mm a Sambuca Pistoiese, 123 mm a Cantagallo nel pratese e 122 mm a Poppi nell’aretino. A dirlo è Coldiretti sulla base dei dati Ispra ed in riferimento al pesante perturbazione che si è abbattuta sulla regione nelle ultime ore.

La pioggia e soprattutto la neve sulle cime della regione allontanano lo stato di grave siccità della Toscana dove nell’ultimo anno è caduto il 30% in meno di acqua con l’estate che si è classificata la seconda più calda di sempre seconda solo a quella del 2003 con un aumento delle temperature di +2.3 °C rispetto al periodo 1991-2020. Non solo dunque disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua  Coldiretti Toscana – è dunque importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore. Le precipitazioni però – sottolinea Coldiretti Toscana – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in una regione come la Toscana dove quasi nove comuni su dieci (86%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico. 


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