L’amministrazione Menesini in collaborazione con Ascit nel 2023 darà il via ad una sperimentazione del compostaggio per bar e ristoranti. Si tratta di una nuova azione volta alla riduzione della produzione di rifiuti che sarà realizzata nell’ambito del progetto ‘Reusemed’ finanziato dall’Unione Europea con il Programma ENI CBC Med, di cui Capannori fa parte insieme ad alcune realtà di Spagna, Giordania e Tunisia finalizzato, oltre che alla creazione di reti municipali basate su circuiti di riutilizzo dei materiali, anche allo sviluppo del compostaggio.

I bar e i ristoranti del territorio, così come altre attività che producono scarti organici, potranno chiedere di prendere parte alla sperimentazione partecipando ad un avviso pubblico che sarà emesso prossimamente. Le attività ammesse alla sperimentazione saranno dotate di compostiere di dimensioni più grandi rispetto a quelle domestiche dove potranno conferire gli scarti organici prodotti dalle loro attività e riceveranno uno sconto sulla parte variabile della bolletta.

“Da tempo stiamo lavorando per sviluppare ulteriormente sul territorio la virtuosa pratica del compostaggio domestico con l’obiettivo di raggiungere quanto prima il 50% delle famiglie capannoresi, così come previsto dagli indirizzi del Piano d’Azione Comunale per l’economia circolare. Il numero dei capannoresi che praticano l’autocompostaggio sta crescendo progressivamente. Infatti, dal 1° gennaio al 31 ottobre 2022 sono state consegnate alle famiglie 158 compostiere a fronte delle 89 consegnate in tutto il 2021, superando la quota di 4.000 compostiere presenti sul territorio. Questo incremento ha portato ad una riduzione della percentuale di rifiuto organico ritirato con il porta a porta nel 2022 che è diminuita di quasi il 2% rispetto allo scorso anno, passando negli ultimi 10 mesi dai 3.748.530 di tonnellate del 2021 ai 3.682.020 di tonnellate del 2022 – spiega l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro -. Il compostaggio rappresenta una buona pratica molto importante perché, da una parte, consente di diminuire gli scarti organici da conferire agli impianti e dall’altra di utilizzare il compost per il giardinaggio e l’attività agricola in un’ottica di economia circolare, dove niente si getta ma tutto si riutilizza. Da qui la decisione di estendere, al momento in modo sperimentale, l’autocompostaggio anche a bar, ristoranti ed attività del territorio che per le loro caratteristiche producono quantità consistenti di rifiuti organici. Una sperimentazione significativa per incrementare il compostaggio che sottoporremo anche all’attenzione del progetto delle città pilota per l’economia circolare di cui facciamo parte a livello europeo”

Le famiglie che vogliono dotarsi di una compostiera domestica possono farlo in qualsiasi momento facendone richiesta ad Ascit tramite l’apposito modulo che si trova sul sito internet dell’azienda www.ascit.it. .


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