Non è solo il valore delle cose, ma il simbolo che esse rappresentano a lasciare una profonda amarezza. Una brutta sorpresa quella che ieri (28 novembre) ha lasciato attoniti gli operatori dell’ospedale Apuane e, in particolare, quelli dell’Oncologia.

Il furto è stato compiuto nella sala relax intitolata alla dottoressa Maria Dolci e proprio per il luogo in stato compiuto è risultato ancora più doloroso. In questo spazio dall’alto valore simbolico è stato divelto dal muro l’impianto hi-fi ed è stata rubata anche una chitarra.

Al di là delle responsabilità e degli adempimenti conseguenti per cercare di individuare chi ha effettuato il furto, questo gesto è sembrato a tutto il personale tristemente sconvolgente.

La sala è intitolata appunto alla dottoressa Dolci, un medico diabetologo che ha prestato il suo servizio in ospedale e che è stata poi paziente del reparto diretto da Andrea Mambrini. E’ stata inaugurata da poco e rappresenta per tutti uno spazio libero dal dolore, in cui ci si può abbandonare a racconti, sentire musica sorseggiando un thè o una tisana: un vero toccasana per i pazienti, realizzato anche grazie al generoso dono dei familiari della professionista, molto amata da tutti.


“Il nostro impegno per trattare la malattia nel rispetto del malato non si ferma certo qui – commenta il direttore Andrea Mambrini – anzi questo triste episodio ci dà ancora più forza nel voler tirare fuori tutta l’energia possibile, per continuare a creare momenti di serenità all’interno del reparto di oncologia. Mi rivolgo con un appello a coloro che ci leggeranno nella speranza che presto una chitarra possa nuovamente essere messa a disposizione di chi vorrà usarla per fare musica. Andremo avanti con i principi che ci sostengono e che continueranno a farci guardare al futuro”.


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