Avevano trasformato l’abitazione occupata in una vera e propria centrale dello spaccio, conosciuta e molto frequentata, vendendo cocaina, marijuana e hashish nella piazza di Livorno.

Per questo, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri della compagnia di Livorno, nell’ambito delle indagini tuttora in corso e condotte per la morte di Magina Guardia Denny, giovane di 29 anni morto a seguito di una caduta dal palazzo di quella stessa abitazione lo scorso agosto, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due soggetti, entrambi di origine tunisina, di 30 e 33 anni, ai quali è stato contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo la contestazione il luogo, quella casa occupata al civico 8 di via Giordano Bruno, e la costante disponibilità di stupefacenti erano noti agli assuntori livornesi tanto che spesso le consegne avvenivano anche senza alcun precedente contatto telefonico. Oltre 20 gli acquirenti che sarebbero stati identificati. La misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Livorno su richiesta del Pubblico Ministero che dirige le indagini, è stata emessa sulla scorta delle risultanze investigative dell’Arma finora emerse dalle serratissime indagini svolte dai carabinieri labronici. 


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