E’ scomparso, nel cordoglio dell’imprenditoria lucchese, un esponente importante dell’industria del territorio, Luciano Mancioli, fortemente impegnato anche nella vita associativa dell’allora Assindustria Lucca, oggi confluita in Confindustria Toscana Nord.
Classe 1925, Mancioli è stato nel suo settore, quello della ceramica artistica, un grande innovatore. La ceramica rappresentava il fulcro dell’attività familiare già in essere a Montelupo Fiorentino quando il giovane Luciano, negli anni ’50, la prese in carico facendola crescere e rendendola un punto di riferimento per il settore.
Nel 1966 aprì una nuova sede in lucchesia, ad Altopascio, imprimendo alla produzione un impulso fortemente innovativo.


Mancioli è stato un pioniere della produzione industriale della ceramica per la cucina e la cottura, in aggiunta alla più tradizionale attività incentrata sulla ceramica da tavola. Ma la sua fama è legata soprattutto alle novità introdotte nello stile: sua l’idea di coinvolgere nel design degli articoli ceramici artisti italiani e internazionali, scelta che gli aprì le porte di mercati esteri importanti come quello americano. L’impresa aveva stabilimenti anche in Thailandia e in Messico.
L’impegno associativo di Mancioli lo portò, dopo un lungo periodo in Giunta di Assindustria Lucca, a divenirne presidente per tre mandati biennali consecutivi dal 1999 al 2005. Importanti anche i ruoli ricoperti nel sistema confindustriale nazionale, ai vertici di Assopiastrelle e, con la presidenza Montezemolo, nel direttivo della stessa Confindustria in rappresentanza della piccola industria.
Uomo di grande cordialità e capacità di empatia, Mancioli è rimpianto dall’imprenditoria lucchese. Il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini, il Consiglio di presidenza, il Consiglio generale e l’intera associazione esprimono il più profondo cordoglio per la perdita di una personalità che si è segnalata per straordinarie qualità umane oltre che imprenditoriali.


Montagna, in arrivo altri 2 milioni per Bando regionale e quasi 7 milioni da Fondo statale

Gas: sindaco Piombino, il no a rigassificatore è invalicabile