“Mi impegnerò per sostenere le fonti di sviluppo rinnovabili e per tutelare i territori e le comunità locali. Come, ad esempio, è avvenuto in Basilicata, ricca di petrolio, dove il governo regionale, a guida centrodestra, ha ridotto, per i propri cittadini, il costo del gas, in applicazione del principio di efficientamento e di risparmio energetico, per attenuare a livello regionale gli effetti negativi della crisi energetica e favorire il processo di ripopolamento dei territori”. 

Così Raffaella Bonsangue, candidata capolista per la Camera dei Deputati per Forza Italia nel collegio plurinominale di Pisa, Empolese e Firenze (P03), che ieri ha fatto visita assieme al sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini, ai territori dove si produce energia geotermica. “Bisogna investire anche sulla geotermia. Una fonte di energia – ha aggiunto Bonsangue – naturale, pulita, rinnovabile, inesauribile, che in un momento di crisi energetica come quello che stiamo vivendo in questi mesi, può diventare una grande opportunità di sviluppo per le comunità locali e una carta vincente per il nostro Paese”.

Bonsangue, a Lardarello, ha ricordato come in Toscana ci siano oltre 30 centrali per l’utilizzo dell’energia geotermica, ma che potenzialmente la produzione di energia pulita potrebbe essere molto più alta. “A livello internazionale – ha detto –  viene considerata una best practice per quanto concerne gli aspetti ambientali e la tecnologia di processo, sfruttando il calore naturale presente nella crosta terrestre per ottenere energia elettrica o acqua calda. La produzione di energia geotermica copre circa il 30% del fabbisogno di consumo in Toscana, circa il 2% dei consumi italiani ed il 5% dell’energia che viene generata da fonti rinnovabili. E’ ancora poco: dobbiamo continuare ad investire sulle rinnovabili, e anche sulla geotermia, ‘spalmando’ da subito sulle comunità locali i benefici di questa produzione di energia”.

“Nei nostri territori l’energia geotermica è sfruttata già dalla prima metà dell’800, quando Francesco Larderel procedeva ad estrarlo dalle acque circolanti nel sottosuolo della zona, sfruttando il calore proveniente dalle acque stesse per farle evaporare. Proprio a Larderello, in provincia di Pisa – ha ricordato Raffaella Bonsangue –  fu realizzato il primo impianto geotermico costruito al mondo: grazie agli esperimenti di Piero Ginori-Conti, già nel 1908, gli impianti e la città di Larderello erano illuminati con l’energia geotermoelettrica”.

“In questi anni e soprattutto in questi ultimi mesi – ha concluso l’esponente di Forza Italia – la Regione Toscana ha dimostrato scarso interesse per la questione, sprecando un’opportunità per le comunità locali, per la Toscana e per l’intero Paese. Dobbiamo ribaltare questo trend, investire anche sul geotermico, anche nell’ottica del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, così come stabilito anche dall’Unione Europea. Anche l’Italia ha bisogno di un’economia ‘zero waste’, annullando le emissioni di gas e l’effetto serra”. 


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