Turismo e sostenibilità possono convivere, assieme alla salvaguardia delle piccole comunità locali. Un esempio è l’isola del Giglio dell’Arcipelago toscano, candidata dal Ministero per il turismo, assieme a Otricoli in Umbria e a Sauris-Zahre in Friuli Venezia Giulia, a rappresentare l’Italia e partecipare alla seconda edizione del bando “Best tourism village” dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite.

Ogni paese poteva candidare fino a tre borghi: tutti con non più di 15 mila abitanti e caratterizzati dalla presenza di attività di forte impatto identitario, situati in un contesto paesaggistico e con importanti attività tradizionali. Ogni Regione ha inviato le sue proposte.

“Siamo orgogliosi che delle tre nostre proposte una sia stata accolto. La Toscana aveva partecipato all’iniziativa anche l’anno passato: di nuovo con l’isola del Giglio, Santa Fiora e San Casciano dei Bagni, che abbiamo individuato sulla base dei criteri stabiliti dal ministero e in accordo con Anci, l’associazione dei Comuni. Si tratta di un premio anche ad un lavoro di squadra, lungo anni, di istituzioni e operatori economici abituati a collaborare”.

I borghi che partecipano al bando saranno in vetrina sul sito web dell’iniziativa internazionale, riconosciuti come esempio di turismo rurale e con ricadute evidenti in termini di visibilità. Riceveranno anche un diploma e una targa firmati dal segretario generale dell’agenzia delle Nazioni Unite.

“Ma al di là di questo – aggiunge Marras – questi territori entreranno a far parte di una rete che cresce di anno in anno e si potranno giovare dello scambio di esperienze e buone pratiche: un’opportunità di crescita per tutti”. “L’isola del Giglio – conclude – rappresenterà anche la qualità dell’offerta dell’intero arcipelago toscano e delle isole minori italiane. Un premio a queste straordinarie comunità di persone”.


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