“Oggi è l’inizio di un percorso, gli Stati dell’Unione, che caratterizzerà la vita della Toscana, di Firenze per una settimana. Una settimana in cui in Toscana e Firenze c’è l’Europa e quest’anno la festa dell’Europa non è celebrazione di memoria, ma un momento vivo di affermazione della necessità che l’Europa faccia un salto di qualità, che diventi effettivamente uno di quei soggetti che attraverso la rappresentanza del popolo, non mediata ma attraverso elezioni dirette, attraverso un rafforzamento delle condizioni per decidere, l’accoglienza nell’Unione Europea dell’Ucraina. In un mondo che sempre più ha una dialettica fra i grandi blocchi, che siano gli Stati Uniti o la Russia, che siano l’India o la Cina, c’è sempre più bisogno di Europa”.

Lo ha detto stamani il presidente della Regione Eugenio Giani nel suo intervento di saluto alla conferenza europea The State of the Union, che vive oggi la sua seconda giornata a Firenze.

“C’è sempre più bisogno di Europa – ha proseguito – , un Europa che di fronte all’aggressione Russa dell’Ucraina o fa appunto il salto di qualità o è destinata  a rimanere nella palude dell’incertezza. Vogliamo un Europa sempre più forte, sempre più unita e sempre più solidale. E questa settimana deve servire a questo. E penso che la Toscana, Firenze, può esercitare in questa Europa quel ruolo che si addice alla nostra storia, alla nostra cultura. Oggi viviamo 50 anni esatti da quel protocollo d’intesa che portò a costruire l’università europea sulle colline di Fiesole, luogo che contribuisce a poter fare quel salto di qualità certamente sul piano culturale vivere insieme a ciascuno dei 27 paesi in modo che  tutti insieme possiamo offrire a un mondo che ha sempre più bisogno di pace, e ha sempre più bisogno di sapere da che parte si sta quando si violano le regole della convivenza pacifica nel mondo”.


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