Continua il ciclo di appuntamenti, in modalità online, organizzato da Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Joule, la Scuola di Eni per l’impresa e incentrato sulle tematiche ambientali, messe in relazione alla gestione di un’attività imprenditorialeGiovedì 5 maggio, alle ore 18.00, torna l’appuntamento “Parola all’esperto”, che, in questa occasione, sarà dedicato ad approfondire la “Life Cycle Assessment”, ovvero la metodologia che calcola l’impatto ambientale dei prodotti, analizzando il loro ciclo di vita. In qualità di docente docente Elena Baldereschi, consulente ambientale di “Life Cycle Management” presso Ergo srlazienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, ad analizzare gli aspetti normativi e a spiegare il funzionamento del metodo, facendo riferimento anche a casi pratici

  Negli ultimi anni, sullo scenario italiano ed europeo, ha infatti acquisito notevole visibilità e forte diffusione lo strumento del calcolo delle cosiddette “impronte ambientali” (“footprint”), basate sull’adozione della metodologia di analisi del ciclo di vita dei prodotti definito “dalla culla alla tomba”, ovvero la “Life Cycle Assessment”. Questo approccio è alla base di tutti gli schemi di certificazionedell’impatto sull’ambiente dei prodotti proposti in questi ultimi anni alle imprese, per supportare in maniera efficace i loro sforzi di valorizzazione sul mercato dell’eccellenza ambientale dei prodotti o servizi offerti, dalle cosiddette “Carbon Footprint” (ad esempio lo schema sull’impronta di carbonio, proposto da Carbon Trust), alle “Environmental Product Declaration” (“Epd”) sviluppate in diversi Paesi e settori, il cui esponente più diffuso e conosciuto è il cosiddetto “Epd System”, fino alla recentissima emanazione da parte della Commissione Europea della propria metodologia “Product Environmental Footprint” (Pef) e da parte dell’ISO della linea guida sul calcolo della “Carbon Footprint”. 

  “Misurare per conoscere e conoscere per migliorare: i risultati di uno studio in ‘Life Cycle Management’ – spiega la docente Elena Baldereschi -costituiscono uno strumento di conoscenza fondamentale per raggiungere un obiettivo importantissimo, ovvero trovare soluzioni per rendere i prodotti più sostenibili per l’ambiente”. 

  Sempre nell’ambito della partnership con Joule, la Scuola Superiore Sant’Anna, per i giorni mercoledì 18 e martedì 31 maggio, ha promosso il laboratorio “Mani in pasta”, riservato alle startup dell’ecosistema di Joule. Tutti i partecipanti potranno, in questo modo, mettersi alla prova e capire meglio i meccanismi e il funzionamento della “Life Cycle Assessment”. I partecipanti acquisiranno una certificazione che attesta le competenze acquisite.


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