Non solo sulla costa, ma anche nei centri dell’entroterra del grossetano, con l’avanzare della bella stagione di cui si è avuto un assaggio nel fine settimana appena trascorso, si registra un aumento considerevole di persone che, provenienti anche da fuori provincia, hanno voluto passare qualche giorno in maremma. Nell’entroterra, si diceva, dove i Carabinieri hanno aumentato lo sforzo teso al controllo del territorio, in vista della stagione estiva, sempre molto impegnativa sotto questo aspetto. In primo luogo l’abitato e le colline di Scansano, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno intensificato i controlli su strada e presso i pubblici esercizi, dove tuttavia, si sono registrati diversi eventi critici.

In particolare presso un bar del posto, dove alcuni giorni fa, almeno 5 persone si sono rese protagoniste di una rissa molto accesa, dove i partecipanti si erano misurati a suon di pungi e calci, utilizzando anche un “nerbo in pelle”, e successivamente una mazza da baseball. Episodio di estrema gravità, dove i Carabinieri erano intervenuti indentificando alcuni dei protagonisti; non tutti, visto che prima dell’intervento dei militari, qualcuno si era già dato alla fuga. Sul posto, i Carabinieri hanno trovato quattro persone, segnalate alla locale Procura per rissa aggravata. Uno di questi è stato anche segnalato per porto di oggetti atti ad offendere.

Pochi giorni prima, i Carabinieri avevano svolto un controllo nello stesso bar, riscontrando la presenza di due persone non dotate di green pass, in un periodo in cui la certificazione era obbligatoria per l’ingresso nei locali del genere. Risultato, erano stati sanzionati i due presenti, unitamente alla titolare, per aver contravvenuto alla normativa anti covid.

Attesi gli ultimi eventi, quindi, i Carabinieri di Scansano hanno ripercorso le molteplici vicende che hanno interessato il locale, avendo prova di come, nel tempo, più e più eventi lesivi dell’ordine e la sicurezza pubblica , verificatisi in città, avevano avuto come sfondo proprio quel bar.

E’ questo il motivo per cui i Carabinieri hanno messo in fila decine di episodi, proponendone la chiusura, previa emissione di un provvedimento di sospensione temporanea della licenza. La proposta è stata istruita dai Carabinieri di Scansano, che l’hanno quindi inviata all’autorità di pubblica sicurezza; al momento si attende l’esito.

Nella proposta, solo per citare alcuni esempi, si dà atto di molteplici controlli agli avventori del locale, dove i Carabinieri hanno nel tempo registrato la presenza di molte persone gravate da precedenti di polizia: segno che il posto è diventato un loro punto ritrovo.

Tempo fa, nel corso di uno di questi controlli tesi all’identificazione dei presenti, un uomo fu tratto in arresto per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Un format ormai ripetuto, dove il soggetto, visibilmente ubriaco, alla richiesta dei documenti aveva iniziato ad offendere i Carabinieri, arrivando a spintonarli violentemente. In quell’occasione, uno dei militari aveva riportato lesioni non gravi. Frequenti anche i casi di ubriachezza, di cui ci sono stati nel tempo diversi episodi, molti di questi sanzionati in ordine all’articolo 688 del codice penale, che punisce infatti i casi di “ubriachezza molesta”.

La proposta istruita dai militari di Scansano va indietro di qualche anno, in modo preciso e molto ben circostanziato, al fine di far emergere quello che con estrema chiarezza e per l’ennesima volta è emerso nel caso della rissa: il locale è diventato un luogo di assidua frequentazione di soggetti che, per un motivo o l’altro, provocano poi problemi di ordine e sicurezza pubblica. Da qui, la proposta di sospensione della licenza e quindi di chiusura temporanea, di cui si attende risposta.


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