Due anni consecutivi di stop forzato, causa pandemia, e finalmente l’edizione del Vinitaly più attesa di sempre, la 54ma, quella della ripartenza, è andata in scena in presenza a Verona nel consueto scenario del Salone internazionale dei vini e distillati dal 10 al 13 aprile 2022. Ben 10 aziende, il Consorzio Vini Terre di Pisa e il Consorzio Vino Montescudaio, rappresentative della quasi totalità dei territori a vocazione vitivinicola della nostra provincia, hanno trovato ospitalità nel rinnovato stand di 116 metri quadrati della Camera di Commercio di Pisa.
Un evento, dunque, che mai come quest’anno si è rivelato appuntamento irrinunciabile per operatori, buyers e winelovers internazionali, punto di incontro delle tendenze e del commercio legato all’antichissima bevanda e vetrina prestigiosa dove anche i calici pisani, di casa da anni, hanno giocato un ruolo da protagonisti.
Il commento del Presidente della Camera di Commercio, Valter Tamburini:
“C’è bisogno di tornare ad incontrare fisicamente il mercato, comprenderne le nuove dinamiche, capire quali nuovi scenari possano aprirsi anche per un settore, quello vitivinicolo, così importante per il nostro territorio – afferma il Commissario Straordinario della Camera di Commercio, Valter Tamburini – Non si sono dissipate le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria e altre si stanno addensando sul fronte geopolitico – prosegue Tamburini– ma questo non deve fiaccare l’impegno nel ripartire anche tornando a frequentare eventi, come il Vinitaly, che ci consentono di sostenere e promuovere le nostre imprese e il nostro territorio. Anche in questa occasione -conclude Tamburini– abbiamo avuto ampia conferma di come il sodalizio strategico tra la destinazione turistica “Terre di Pisa” e gli altri elementi territoriali di valore, in questo caso il vino, certamente tra le produzioni più antiche, nobili e rappresentative della nostra zona, costituisca una strategia di successo ed elemento cardine del paesaggio culturale pisano.”
I dati export di vino della provincia di Pisa
Nel 2021 l’export pisano di vino e bevande alcoliche, secondo Istat, ha superato i 63 milioni di euro di controvalore, crescendo, in linea con il dato nazionale, del +7,7% rispetto al 2020, ma diminuendo del -6,3% rispetto al 2019, anno prepandemico, a significare che gli effetti economici collaterali all’emergenza sanitaria non sono stati del tutto superati. Dato confermato dalla performance verso gli Stati Uniti, prima destinazione del vino pisano, che con oltre 22 milioni di euro di esportazioni, un terzo di quella globale, cresce del +12,1% rispetto al 2021, ma è ancora sotto del 4,8% rispetto al 2019. Sul versante europeo si registrano ottimi risultati nei Paesi Bassi, secondi in classifica con quasi 5 milioni di euro di controvalore ed una splendida “doppietta” + 47,4% rispetto al 2020 e +5l,5% rispetto anche al 2019.
Doppio segno positivo, sia rispetto al 2020 che al 2019, anche per Finlandia, Svizzera, Belgio, Polonia, Cina ed il recupero è netto rispetto al 2019 anche per Svezia, Norvegia, Irlanda e Russia. Cattive notizie infine per la Germania (-19,6% sul 2020 e -27,7% sul 2019) e per il Regno Unito (-4,1% rispetto al 2020 e -31,7% rispetto al 2019.