Il museo della Città del Marmo di Carrara nella prestigiosa sede completamente restaurata di Palazzo Pisani: è l’ambizioso progetto curato dallo Studio Canali Associati di Parma presentato oggi dal sindaco Francesco De Pasquale e dagli assessori Federica Forti, Andea Raggi e Maurizio Bruschi, insieme al professor Guido Canali e ai vertici della Fondazione Marmo.


L’edificio seicentesco affacciato su piazza Alberica è al centro dell’importante intervento di restauro conservativo messo a punto dal professor Canali, vera e propria eccellenza dell’architettura italiana contemporanea, Compasso d’Oro nel 2004 e Accademico di San Luca dal 2008, cui è stato possibile affidare l’incarico grazie alla collaborazione tra Fondazione Marmo e amministrazione comunale. Il progetto prevede la destinazione dell’edificio a museo della Città del Marmo, con l’apertura di un nuovo polo della cultura che andrà a integrare e completare l’offerta delle altre sedi espositive di Carrara, vale a dire il Museo del Marmo di viale XX Settembre, il CarMi e il MudaC, in vista di un altro importante intervento di recupero, quello dedicato a Palazzo Rosso, che arricchirà ulteriormente il patrimonio cittadino con la nuova gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti.


«Quello di Palazzo Pisani è’ un progetto di tipo conservativo molto flessibile che riguarda un edificio posto in una posizione strategica nel centro storico. Il piano terra, con le sue vetrine novecentesche, ha una precisa vocazione di avamposto della comunicazione culturale con la città e accoglierà i visitatori con un piccolo spazio per mostre temporanee, un punto ristoro e un book shop. Il museo vero e proprio sarà al primo e secondo piano e si articolerà in un percorso a senso unico, attraverso un’esperienza che non sarà in concorrenza con quella di viale XX settembre ma avrà una sua specializzazione come museo della città e del territorio. A Carrara, parlare di città e di territorio significa parlare di marmo e cave ma a Palazzo Pisani lo si farà con un linguaggio diverso. Qui, nel materiale in esposizione, dovrà prevalere l’interesse documentario, non necessariamente attraverso vere e proprie opere d’arte, ma anche grazie a quegli umili oggetti di uso quotidiano che in passato si realizzavano in marmo mancando ancora la plastica, come i pestelli per le erbe, i lavabi da cucina, le targhe stradali, ecc. E che, opportunamente organizzati nel nuovo Museo di Palazzo Pisani, potranno far luce su un certo periodo o un certo aspetto della vita cittadina» ha spiegato il professor Guido Canali.


Il museo di Palazzo Pisani ospiterà opere e materiali che accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di usi, costumi, tradizioni, della città e del mondo del marmo, dalle cave ai laboratori artigianali fino ai grandi capolavori della storia dell’arte.
«Con la riapertura di Palazzo Pisani non solo recuperiamo un prestigioso palazzo nel cuore del centro storico ma andiamo ad arricchire l’offerta culturale della nostra città: il nuovo museo della Città del Marmo sarà un elemento di attrazione per turisti e visitatori che dopo una visita alle cave potranno venire qui, attraverso i nostri bellissimi vicoli antichi, per proseguire la scoperta di Carrara. Ma il museo sarà anche uno spazio vivo e sempre nuovo, una risorsa per i carraresi, che potranno approfondire e conoscere meglio la storia e le tradizioni del luogo in cui sono nati e cresciuti» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.


«Quello predisposto dal professor Canali è un progetto ambizioso e bello che non stravolge il Palazzo e la sua storia ma concilia e rilancia l’antico con il moderno. È un intervento affascinante, strategico per il rilancio della città. Il tutto senza depauperare il Museo del Marmo di Viale XX Settembre, che ha una sua tradizione e una sua storicità da preservare» ha aggiunto Bernarda Franchi, presidente della Fondazione Marmo. «Il progetto è oggettivamente bellissimo e lungimirante – ha dichiarato Matteo Venturi, vicepresidente della Fondazione Marmo e presidente di Confindustria Massa-Carrara – e può essere visto come uno spunto propulsivo per il rilancio del centro storico attraverso un museo della città, che non sostituisce, ma deve integrare ed ampliare quanto già esistente sul viale XX settembre. L’auspicio è che vengano date gambe all’opera e alla visione in modo che non rimanga qualcosa di incompiuto sul territorio: questi sono i progetti che ci piacciono e che dovrebbero ispirare tutti quelli che vogliono investire e credono in un rilancio senza compromessi della città. Lo staff, l’architetto Canali, di cui si è avvalsa l’amministrazione, è di primo piano nazionale»


«Palazzo Pisani sarà il museo della Città del Marmo, un museo della cultura del lapideo attorno alla quale si è sviluppata l’identità del nostro territorio. Questa sede andrà a valorizzare gli altri siti culturali, in particolare il Museo Civico del Marmo di viale XX Settembre e la Cava Romana di Fossacava e avrà una forte capacità attrattiva, allettando le decine di migliaia di turisti che visitano le cave a venire nel nostro centro storico: pensiamo cosa significherebbe portare queste persone nei nostri musei, nei nostri ristoranti e nei nostri negozi» ha dichiarato l’assessore al Turismo e alla Cultura Federica Forti.
«Quello su Palazzo Pisani è un intervento delicato e strategico perché impone di tenere insieme le caratteristiche storiche di un edificio seicentesco affacciato su una delle piazze più belle della Toscana con le esigenze tecniche più prettamente legate alla ristrutturazione. Grazie alla collaborazione con Fondazione Marmo e allo straordinario lavoro dei nostri uffici siamo riusciti ad affidarci al professor Canali, un vero maestro in questo genere di progetti» ha dichiarato l’assessore alle Opere Pubbliche Andrea Raggi.


«Comincia una sfida importante per Carrara, la sfida di una riconversione affidata a un “architetto artigiano”, a uno dei più raffinati interpreti dell’architettura italiana al servizio della museografia che a Siena ha messo a punto il recupero dell’antico complesso ospedaliero di S.M. Della Scala, divenuto un centro museale e congressuale, a Milano la riconversione dell’ex Manifattura Tabacchi in complesso culturale fino al prestigioso Museo dell’Opera del Duomo. Aver affidato Palazzo Pisani a un’eccellenza come Guido Canali riporta Carrara ai momenti migliori della sua storia architettonica e urbanistica: il nome del professore è una garanzia di qualità e di prestigio che ben si inserisce nell’elenco delle eccellenze che hanno contribuito a rendere grande la nostra città» ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Maurizio Bruschi.


Il Museo racconterà la storia e l’identità di Carrara attraverso le genti e i mestieri, in un percorso emozionale che parte dai Romani e dall’antica città di Luni, passa per lo sviluppo cinquecentesco legato ai Cybo Malaspina, ed è segnato dalla presenza di grandissimi artisti come Giambologna, Michelangelo, Antonio Canova, Pietro Tenerani, Luigi Bienaimè, Carlo Finelli. Una storia lunga due millenni che prosegue attraverso il lavoro di artisti, artigiani, architetti e designer che arrivano a Carrara ogni giorno da tutti i paesi del mondo. I materiali in esposizione al nuovo museo saranno individuati attraverso un percorso di selezione che prevede la collaborazione dei cittadini e in particolar modo delle scolaresche e delle associazioni culturali cittadini, con il supporto dei direttori delle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Firenze, Luciano Massari e Claudio Rocca di Fondazione Marmo e la partecipazione dello stesso professor Canali.


«La realizzazione della nuova gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Carrara grazie alla ristrutturazione di Palazzo Rosso, associata all’apertura del nuovo museo con questo importante intervento su Palazzo Pisani consegnerà a Carrara due sedi espositive importanti, con un potenziamento del circuito cittadino che valorizza il “saper fare” dei nostri laboratori artigianali, i modelli che hanno permesso la realizzazione dei capolavori dell’800 e anche il nostro patrimonio di arte contemporanea» ha aggiunto il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara Luciano Massari.
«La curatela proposta per questo Museo non verterà semplicemente nella scelta di materiali esposti ma sarà anche e soprattutto legata alla valenza antropologica e simbolica degli oggetti esposti, tanto da mostrare la peculiarità della città di Carrara come laboratorio artistico che coinvolga nuove generazione nel recupero di una tradizione di artigianato artistico e la connessione con il mondo dell’arte, molte volte rapporto disatteso se non del tutto dimenticato. La sfida è altrettanto importante nel pensare ad un Museo come luogo vivo che riattivi una filiera che necessita invece di essere recuperata e valorizzata nei suoi aspetti più elevati, sia di artigianato che di produzione artistica, come la scultura del marmo» ha dichiarato il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Claudio Rocca.
L’intervento di ristrutturazione di Palazzo Pisani è stato inizialmente finanziato attraverso il Bando delle Periferie, successivamente integrato con risorse proprie del Comune e del PNRR, per un totale complessivo di oltre 4 milioni di euro. L’amministrazione ringrazia per la collaborazione e la supervisione, la soprintendente Angela Accordon e l’architetto Giovanni Giannone della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.


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